Troppi casi di listeria: l’indagine dei Nas fa emergere un’Italia ad alto rischio

Listeria monocytogenes al microscopio
foto IZSVe©

I carabinieri dei Nas sono stati molto impegnati, ancora la scorsa settimana, nel mettere a segno centinaia e centinaia di ispezioni, su tutto il territorio nazionale. Il motivo di cotanta attività investigativa che va avanti da oltre un mese, va ricercato nei troppi, altisonanti e recenti casi di alimenti contaminati, prevalentemente da listeria monocytogenes.

Dopo l’eclatante caso – registrato a fine settembre – dei würstel che, mangiati crudi, hanno portato all’infezione di settantaquattro persone, tre delle quali poi morte, l’allerta ha assunto dimensioni e contorni di straordinaria gravità, commisurati ad una situazione tanto seria quanto articolata e sfaccettata.

Straordinaria è stata l’azione, e straordinari i risultati conseguiti. Gli investigatori si sono mossi puntando particolarmente alle produzioni più a rischio, come quelle di carni insaccate e formaggi a breve stagionatura, prodotti di gastronomia per farciture, panini con salse fresche confezionati in atmosfera modificata, etc.

Al termine di questo ciclo ispettivo, conclusosi all’inizio della scorsa settimana, ben 310 aziende sono state segnalate alle autorità giudiziarie per 335 infrazioni, con 541 violazioni penali e amministrative e 365mila euro di sanzioni elevate.

A seguito degli interventi risultati positivi (che assommano a ben il 30% circa delle ispezioni effettuate) sono stati sequestrati alimenti non regolari per 14 tonnellate complessive e per un valore commerciale di circa 327mila euro, e sono state chiuse o sospese 23 aziende, in parte di produzione, in parte commerciali. 

Tra le infrazioni più gravi e frequenti figurano l’utilizzo di materia prima scaduta o mal conservata e la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo e tracciabilità degli alimenti, fondamentale per individuare e contenere possibili casi di intossicazione causati dal consumo di alimenti nocivi o pericolosi.

Nel palermitano il caso recente più grave

Uno dei casi recenti più gravi si è registrato nel palermitano, dove i Nas del capoluogo siciliano hanno disposto la sospensione di due attività – una in città, l’altra a Carini – e il sequestro di una tonnellata circa di prodotti caseari contaminati da listeria. Gli esercizi potranno riaprire dopo verifica del ripristino di condizioni igieniche adeguate.

Nella stessa azione sono stati individuati e sequestrati due laboratori di analisi non autorizzati, specializzati nel redigere falsi referti attestanti parametri analitici e microbiologici non veritieri, in quanto basati su analisi di fatto mai eseguite.

7 novembre 2022