Presentato nel giugno scorso presso la sede della Cia (Confederazione Italiana Allevatori) di Benevento che ne è capofila, il progetto “ORi del Sannio” (Organizzazione e Riposizionamento della filiera lattiero-casearia ovina dell’Appennino del Sannio) si avvia verso una delle giornate dimostrative dedicata alle buone pratiche allevatoriali e produttive.
Come dichiarato dai suoi responsabili, il progetto punta a “promuovere e contribuire allo sviluppo del settore ovino sannita attraverso l’organizzazione e il riposizionamento della filiera lattiero-casearia”. E questo “con il fine di migliorare la capacità di reddito delle imprese zootecniche e migliorare, dal punto di vista tecnologico e organizzativo, le fasi della filiera lattiero-casearia ovina, mediante interventi di innovazione di processo”.
Tra le finalità del progetto rientra il miglioramento del benessere degli ovini e la qualità del latte prodotto nonché la messa a punto di nuove strategie produttive di trasformazione per formaggi di alto profilo unici e riconoscibili dal consumatore.
Un progetto quindi volto al miglioramento, dal punto di vista tecnologico e organizzativo delle fasi della filiera lattiero-casearia, mediante interventi di innovazione di processo che permetteranno di individuare un modello produttivo standard applicabile alle aziende che abbiano caratteristiche affini in differenti aree produttive del settore ovino nella provincia di Benevento.
Il gruppo operativo di “ORi del Sannio” prevede la proposta di un disciplinare di produzione che detti gli interventi sulle tecniche di allevamento e trasformazione che i partner del settore di riferimento dovranno adottare. Interventi che comprendono, tra l’altro, le nuove strategie di alimentazione e integrazione della stessa mediante eventuale somministrazione di diete funzionali, da adottare nei periodi in cui le lattifere non hanno accesso al pascolo (p.e.: in inverno è in periodi di grave siccità).
Queste diete saranno orientate al miglioramento sia del benessere animale che delle qualità del latte, e quindi dei formaggi. Gli interventi di innovazione del processo di trasformazione, riguardano per l’appunto, lo studio funzionale delle diete, la loro composizione e l’analisi precisa dei punti critici, al fine di scongiurare ogni tipo di contaminazione del latte e del formaggio.
I risultati attesi sono i seguenti:
- miglioramento delle condizioni generali di benessere della pecora e delle mammelle
- miglioramento delle qualità igienico sanitaria della qualità del latte e derivati
- miglioramento della frazione nutrizionale e aumento in acidi grassi insaturi del latte
- azzeramento dei difetti di pasta e crosta del pecorino sannita
- aumento della resa casearia
- potenziamento della frazione molecolare ad effetto benefico nei formaggi
In sostanza, “ORi del Sannio” nasce con lo scopo di creare un modello nella filiera produttiva, al fine di valorizzare al meglio il prodotto lattiero-caseario di quest’area interna della Campania che offre pascoli e prodotti di elevata qualità. «Stiamo puntando molto sull’allevamento estensivo», disse presentando il progetto il suo responsabile, Ettore Varricchio, Professore Associato di Anatomia degli Animali Domestici presso l’Università del Sannio, «e vogliamo che questo territorio si specializzi in questo ambito, pertanto stiamo lavorando sul percorso di conoscenza e informazione sia degli allevatori che dei consumatori». «Il prodotto e il territorio», aggiunse Varricchio, «possono raggiungere fasce di mercato ben più ampie e gratificare sicuramente gli sforzi che gli allevatori e i trasformatori fanno».
Sannio: tante pecore e la necessità di un maggior supporto tecnologico
Per inquadrare il Sannio degli allevatori ovini, basti pensare che nella sola provincia di Benevento si concentra il 34% dello patrimonio regionale della specie, con un’interessante distribuzione demografica che conta quasi 47mila capi allevati in mille e ottantuno allevamenti, dislocati soprattutto nelle aree collinari e montane della provincia sannita: Alto Tammaro, Fortore, Taburno e Titerno.
Pur avendo una dimensione rilevante, però, il comparto ovino sannita, risente delle carenze di tipo gestionale e organizzativo tipiche di una filiera poco incline alle innovazioni tecnologiche.
Oltre alla capofila Cia, il gruppo operativo di “ORi del Sannio”, è composto da cinque aziende del settore primario (Azienda Agricola Meglio Nicola, Azienda Agricola Vitelli Maria, Azienda Agricola Vitelli Pasquale, Azienda Agricola Colantone Cristina, Azienda Agricola Mastrocinque Gianpasquale), dall’Università del Sannio (Dipartimento di Scienze e Tecnologie) e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici, quale partner di ricerca.
La ricerca è al centro del progetto
«Siamo partiti da uno studio di biologia molecolare», aveva così spiegato nel corso della presentazione la Dr.ssa Federica Corrado del Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, «per poi proseguire con le analisi microbiologiche, tra cui il valore nutrizionale e stiamo andando avanti per valutare la parte molecolare e capire come in futuro ci possa essere un aumento della qualità del latte».
Ad oggi gli imprenditori agricoli coinvolti in ORi del Sannio” hanno partecipato con competenza e interesse all’innovazione del progetto, convinti che uniformare il modello produttivo del settore ovino sannita porterà al riposizionamento della loro filiera lattiero-casearia, garantendo soprattutto ai giovani allevatori di poter beneficiare delle esperienze promosse dal progetto.
Martedì 15 novembre, “giornata delle buone pratiche”
Venendo alle giornate dimostrative, una delle quali in programma domani 15 novembre, esse sono dedicate alle “Buone pratiche e sostenibilità nell’allevamento ovino per migliorare la qualità del latte e dei prodotti lattiero-caseari”. L’incontro si svolgerà presso l’azienda agricola Mastrocinque Gianpasquale di Vitulano e rappresenterà un momento di confronto e d’incontro tra operatori del settore, tecnici e ricercatori, per fare il punto sull’avanzamento dei lavori e conoscere, approfondendole, le buone pratiche in allevamento previste dal progetto.
La giornata dimostrativa (che si terrà nell’ambito delle attività divulgative e promozionali previste dal progetto finanziato dal PSR Regione Campania, Misura 16.1 azione 2 a sostegno di progetti operativi di Innovazione) vuole essere un momento di formazione, informazione e approfondimento sulle tematiche attuali e sulle sfide che attendono il comparto lattiero-caseario del territorio sannita, un mondo che negli ultimi anni ha mostrato una spiccata resilienza, e che nel rispetto e nell’equilibrio con la tradizione lattiero-casearia del territorio, si è fatto custode della biodiversità dell’intero Sannio.
Qui di seguito, il programma della giornata:
“Buone pratiche e sostenibilità nell’allevamento ovino per migliorare la qualità del latte e dei prodotti lattiero-caseari”
Quando: martedì 15 novembre 2022
Dove: Azienda Agricola Matrocinque Gianpaquale di Vitulano (Benevento)
Programma
09:45 registrazione dei partecipanti
10:00 presentazione dell’Azienda Agricola Mastrocinque, a cura di Gianpasquale Mastrocinque; visita al caseificio e dimostrazione di caseificazione
11:00 seminario di approfondimento, presso il Salone comunale di Vitulano, a cura di Pasquale Spitaletta, direttore Cia di Benevento
A seguire:
“Il progetto ORi del Sannio”, a cura di Angelo Marino, presidente dell’Ordine Agronomi e Forestali della Provincia di Benevento
“Professione Agronomo: l’importanza del dialogo continuo tra aziende, università e istituzioni per la crescita territoriale”, a cura del Prof. Ettore Varricchio e di Maria Chiara Di Meo e Lucrezia Zerillo, Dst UniSannio
“Dalla qualità del prato pascolo alla gestione del gregge e della mungitura”
“Il processo di caseificazione e la corretta gestione per la qualità della produzione”
“Le fasi della stagionatura”
12:30 degustazione guidata
La giornata dimostrativa è un evento di approfondimento e formazione con accreditamento per gli iscritti all’Ordine degli Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Benevento
14 novembre 2022