Agroscope: “Le vacche al pascolo inquinano meno di quanto si creda”

Vacche al pascolo
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Le vacche al pascolo emettono molto meno protossido di azoto di quanto si pensi. E di quanto lo stesso mondo scientifico credesse. La scoperta è stata annunciata all’inizio di questo mese dai ricercatori dello svizzero Agroscope, che hanno presentato i risultati di uno studio eseguito nel Canton Turgovia su una mandria al pascolo.

Il protossido di azoto (N2O), molto dannoso per l’ambiente e comunemente noto come “gas esilarante”, viene generato prevalentemente dall’uso di fertilizzanti in agricoltura e da processi biochimici inerenti le produzioni agricole e, in minor misura, zootecniche.

“In Svizzera”, si legge nella nota stampa che Agroscope ha dedicato all’argomento, “l’agricoltura è responsabile per circa i due terzi delle emissioni di protossido di azoto”. L’effetto di tale gas sul riscaldamento climatico sarebbe 265 volte maggiore di quello del biossido di carbonio (CO2) o anidride carbonica.

I ricercatori svizzeri hanno sottolineato come appena “il 5% circa delle emissioni di protossido di azoto riconducibili all’agricoltura proviene dal pascolamento delle vacche». Si tratta di «un valore nettamente inferiore a quello stimato in precedenza». A dichiararlo, in un video prodotto da Agroscope è Christof Ammann, PhD in Clima e Agricoltura.

“Le riduzioni”, spiegano i ricercatori dell’ente svizzero, “sono principalmente dovute al progresso genetico e all’intensificazione delle produzioni, cioè soprattutto all’aumento della densità energetica della razione, a migliori razioni di base e a maggiori quantità di concentrati”.

Di conseguenza, il numero di capi di bestiame potrebbe essere ridotto mentre la produzione è rimasta costante o addirittura aumentata leggermente. “Al giorno d’oggi”, sottolineano ad Agroscope, “la vacca produce in media il 46% circa in più di latte rispetto a trent’anni fa. Quindi emette anche più metano ed espelle più azoto, sebbene le emissioni per litro di latte siano diminuite di quasi un quinto”.

Maggiori dettagli sono ottenibili leggendo l’articolo che Agroscope ha dedicato sul proprio sito web all’argomento, intitolato “Fatti e cifre sui gas serra metano e protossido di azoto“. Buona lettura!

16 gennaio 2023