
Emergenza brucellosi nel Comune di Genova: due casi sono stati riscontrati in un allevamento ovicaprino dai servizi veterinari della Asl3 del capoluogo ligure, che ne ha dato comunicazione lunedì scorso, 30 gennaio.
Si tratta di una zoonosi infettiva a eziologia batterica, sostenuta da brucella melitensis: gli esseri umani possono contrarre la malattia attraverso il contatto con materiale biologico e con animali infetti, per via aerogena (per categorie professionali a rischio) e attraverso l’ingestione di alimenti contaminati.
Il sindaco Marco Bucci ha quindi firmato un’ordinanza che prevede l’abbattimento dei due animali, un maschio e una femmina, da eseguire entro mercoledì 8 febbraio. L’ordinanza impone all’allevatore di isolare i due capi infetti dagli altri animali presenti in stalla.
L’intero allevamento è posto sotto sequestro e nessun capo può essere movimentato. Il latte della capra risultata positiva può essere somministrato solo ad animali dello stesso stabilimento, previa pastorizzazione, oppure smaltito. Il letame, la paglia, i mangimi o altri materiali e sostanze venuti a contatto con gli animali positivi o con materiale contaminato debbano essere raccolti e smaltiti quanto prima, o immagazzinati in un luogo inaccessibile, trasformati e disinfettati con disinfettante di provata efficacia, al fine di ridurre a un livello accettabile il rischio di diffusione della malattia. I feti, gli animali nati morti, gli animali morti a causa della malattia dopo la nascita e le placente debbono essere raccolti e distrutti sotto la sorveglianza di personale veterinario dell’Asl3 Genova.
6 febbraio 2023