Sarà aperta al pubblico sino a domenica 7 maggio la mostra “Cercatori d’erba. Malghe da formaggio in Trentino” inaugurata sabato scorso 25 marzo presso il Museo Etnografico Trentino di San Michele all’Adige. L’esposizione – accompagnata dall’uscita dell’omonimo libro, edito da Scripta – è il frutto dell’opera creativa di Marco Simonini, fotografo, Francesco Gubert, scrittore, e Amina Pedrinolla, pittrice.
Con questo allestimento i tre offrono le loro personali e distinte prospettive sull’”oggi” d’un mondo che si ripete da secoli apparentemente immutato, quello appunto dei “cercatori d’erba”: i pastori e i malghesi che al termine della primavera salgono sui pascoli alpini, in cerca della migliore alimentazione per i loro animali – vacche, capre, pecore – da cui ricaveranno latte, burro e formaggi.
“I tre piani narrativi del libro”, scrive Walter Nicoletti nella prefazione, “offrono ai lettori la possibilità di scorgere nell’alpeggio non tanto il significato di una lezione frontale dall’alto verso il basso, ma un laboratorio creativo e una testimonianza attiva per ricercare, anche in altri luoghi e in altri tempi, un rapporto alternativo, equilibrato e quindi sostenibile con l’ambiente. Una sfida antica ma fondamentalmente attuale, per non dire ipermoderna se consideriamo lo stato di salute del pianeta e delle Alpi in particolare”.
Per illustrare il progetto, nella giornata inaugurale l’account executive di Scripta, Eleonora Da Ronco, ha intervistato i tre autori facendo scaturire la narrazione d’un mondo ormai estraneo ai più. Un microcosmo narrato attraverso il racconto di donne e uomini che in quindici malghe della provincia (Cercen, Clesera, Tuena, Tovre, Movlina, Stabio dei Saoni, Misone, Cadria, Lavanech, Stabolone, Sega, Zochi, Colo, Cenon di Sopra, Mezzaselva) mantengono in vita un mondo ricco di valori antichi e concreti e al tempo stesso moderni e fragili: dal presidio di territori marginali alla loro manutenzione, dalla produzione di alimenti salubri alla massima cura degli animali e della biodiversità, solo per citarne alcuni.
Attraverso i quindici racconti vengono così presentate le diverse vallate del Trentino: dalla Val di Rabbi alla Val di Fassa, dall’Altopiano della Paganella alle Giudicarie. Molte misconosciute, ma “tutte” – è stato sottolineato durante la presentazione della mostra – “fatte di suoli, pascoli, paesaggi, microclimi, caratteri e temperamenti diversi” l’una dall’altra.
“Quindici storie” che si sviluppano, sottolinea una nota stampa della Provincia Autonoma di Trento, “seguendo il miracolo dell’erba che si fa formaggio: episodi di un viaggio al ritmo della stagione estiva”.
“L’erba, silente protagonista delle alte quote”, prosegue la nota, “non si fa sentire come il fragore dei campanelli alle prime luci dell’alba né come le grida acute del pastore che raccoglie le greggi. È semplicemente lì, da sempre, immobile motore vitale di questo vagare, nutrimento per l’animale, miracolo essenziale per l’uomo”.
Quell’erba che, anno dopo anno e mai negli stessi giorni, decreta l’inizio e la fine della stagione d’alpeggio, erba che, per il cambiamento climatico in corso, è oggi più che mai la vera protagonista di questo mondo.
29 marzo 2023
“Cercatori d’erba. Malghe da formaggio in Trentino”
Mets – Museo Etnografico Trentino San Michele
Via Edmondo Mach, 2, 38010 San Michele all’Adige (TN)
dal martedì alla domenica (10:00-18:00)