Alto Adige: con la spettroscopia Nmr l’origine locale del latte sarà certificata

Presentazione laboratorio spettroscopia NMR presso il NOI techpark di Bolzano
Un momento della presentazione del laboratorio di spettroscopia NMR presso il NOI Techpark di Bolzano – foto Centro Laimburg©

L’Alto Adige fa un passo da gigante per garantire al mercato che i propri prodotti agroalimentari sono realmente locali. Per farlo si è dotata di un laboratorio di spettroscopia NMR (Risonanza Magnetica Nucleare) per certificare la genuinità degli alimenti e la loro origine, primo atto per contrastare le frodi alimentari e tutelare i prodotti tipici locali. La nuova unità verrà gestita congiuntamente dal Centro Ricerche Laimburg e dalla Libera Università di Bolzano, presso il sito del Noi (Nature of Innovation) Techpark.

La ricerca che verrà svolta dal nuovo laboratorio si concentrerà sull’analisi e la caratterizzazione dei prodotti agroalimentari, con l’obiettivo di offrire un supporto alle imprese del territorio e per promuovere la collaborazione e la condivisione delle conoscenze all’interno di una rete internazionale di realtà che hanno adottato o stanno per adottare la medesima tecnologia.

«La ricerca scientifica e la promozione dell’innovazione tecnologica sono tra le nostre priorità per sostenere il tessuto economico delle piccole e grandi imprese». A dirlo, intervenendo alla presentazione del laboratorio, è stato il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, che ha proseguito sottolineando che «il nostro obiettivo è creare una rete scientifica tra università, aziende e istituzioni pubbliche che promuova la cooperazione e lo scambio di conoscenze e know-how».

«Gli investimenti nella ricerca», ha concluso Kompatscher, «consentono lo sviluppo di progetti innovativi nel settore alimentare e contribuiscono allo sviluppo economico e sociale della regione».

«L’apertura del laboratorio di spettroscopia Nmr», ha precisato il direttore del Centro di ricerca Laimburg, Michael Oberhuber, «rappresenta un passo importante nello sviluppo tecnologico delle scienze alimentari e naturali in Alto Adige e promuove la collaborazione tra il centro di ricerca Laimburg, le università e le aziende locali». «Ciò consentirà», ha poi aggiunto Oberhuber, «di sfruttare appieno le potenzialità di questa tecnologia per la caratterizzazione di prodotti agricoli come il vino e il latte, e ci consentirà di migliorare la qualità e la sicurezza degli alimenti».

L’intervento del Premio Nobel Wüthrich

Al simposio organizzato per l’occasione hanno partecipato diversi esponenti del mondo scientifico, del comparto industriale e delle istituzioni pubbliche. Ospite d’onore è stato il chimico e biofisico svizzero Kurt Wüthrich, vincitore nel 2002 del Premio Nobel per la Chimica e pioniere della spettroscopia Nmr.

Nel presentare il laboratorio, i responsabili del Centro Laimburg hanno sottolineato in una nota stampa che “Wüthrich ha delineato la storia dello sviluppo della tecnologia Nmr dai primi giorni della sua scoperta alla fine degli anni ’40 sino all’espansione della sua applicazione in biologia dagli anni ’80 e ’90”. Ma non solo, visto che, intervenendo alla presentazione, prosegue la nota, “il Prof. Wüthrich ha illustrato gli ultimi sviluppi e le prospettive future di questa tecnologia e ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra istituzioni e università per la promozione della ricerca e dell’innovazione”.

L’attestazione d’origine del latte fieno e la banca dati dei vini altoatesini

La spettroscopia Nmr è una tecnica analitica di laboratorio molto potente che consente di ottenere un’impronta digitale di prodotti specifici, come vini, latti o succhi di frutta, a risoluzione atomica. Lo ha spiegato il ricercatore Alberto Ceccon, responsabile dell’unità di spettroscopia Nmr del Centro Laimburg, sottolineando che «nel nostro laboratorio siamo particolarmente interessati allo studio delle molecole per determinare l’autenticità, la tipicità e l’origine dei prodotti agroalimentari locali».

In particolare, ha proseguito Ceccon «lavoriamo su vari progetti, come la creazione di una banca dati dei vini altoatesini. Grazie alla tecnologia Nmr, saremo in grado di caratterizzare l’origine di ogni vino e identificare le diverse molecole che lo compongono e che concorrono a definire la sua unicità».

«Stiamo anche operando», ha proseguito Ceccon, «su una tecnica analitica migliorata, per determinare chimicamente la presenza o l’assenza di una classe specifica di acidi grassi nel latte. L’assenza di queste molecole consente di confermare che il campione analizzato è effettivamente latte fieno di mucche non alimentate con insilati. Non solo possiamo determinare quindi la presenza di questi acidi grassi, ma anche la loro quantità esatta».

Una tecnologia che fornisce la massima ricchezza di informazioni 

In sostanza, la spettroscopia Nnr si fa apprezzare in quanto fornisce una straordinaria ricchezza di informazioni: ad esempio, conoscendo la composizione di un dato campione, è possibile rilevare molecole estranee non tipiche del prodotto e quindi identificare le impurità. Questa tecnologia consente inoltre di rilevare la concentrazione di molecole, e di fornire così delle informazioni importanti quando, ad esempio, si desideri creare dei parametri standard per definire l’autenticità di un prodotto. Infine, effettuando analisi multiple dello stesso campione in un periodo di tempo, si possono osservare in tempo reale le reazioni chimiche che avvengono nel campione, quali l’ossidazione e la fermentazione.

24 maggio 2023