Le più alte sfere dello Stato hanno a cuore la tradizionale pratica della Transumanza. A rivelarlo, giovedì scorso 22 giugno, è stata la notizia, divulgata dai responsabili dell’Accademia dei Georgofili, dell’avvenuta sottoscrizione, presso il Palazzo del Quirinale in Roma, del protocollo d’intesa finalizzato all’istituzione della “Giornata Nazionale della Transumanza”.
I firmatari del documento, siglato martedì 20, sono alcune tra le più alte figure dell’Accademia dei Georgofili e dell’Università del Molise, a cui si sono uniti i responsabili dell’Associazione Italiana Allevatori. La firma giunge dopo anni di studi e ricerche culminati, nell’ottobre del 2022, nel convegno “Ripensare la transumanza”, tenutosi presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano.
L’istituzione della Giornata Nazionale della Transumanza ha come obiettivo centrale quello di far conoscere all’intera società italiana la transumanza, con le sue usanze, i suoi valori sociali e culturali e le sue tradizioni. “Tale conoscenza”, hanno sottolineato i sottoscrittori del protocollo, “rappresenta un solido auspicio per un rinnovamento funzionale del pascolo in alpeggio, rinnovamento che comporterà benefici in termini produttivi, ecologici e turistici, ma anche dal punto vista salutistico e nutraceutico, del benessere animale e della qualità dei prodotti”.
Con la sottoscrizione del protocollo è stato istituito anche un gruppo di lavoro coordinato dal Prof. Fabio Pilla, ordinario di Zootecnia generale presso l’Università del Molise. Tra i suoi membri di spicco figurano tra gli altri il Rettore e il Prorettore dello stesso ateneo, Prof. Luca Brunese e Prof. Giuseppe Peter Vanoli. In rappresentanza dell’Accademia dei Georgofili, il Prof. Bruno Ronchi e Dott. Nicola Mastronardi.
«Con questo accordo», ha dichiarato il Prof. Brunese, «si conferma l’impegno e la posizione di rilievo del nostro ateneo nel panorama nazionale e internazionale su un tema importante, che è oggetto di ricerca e di attività di sviluppo interdisciplinare da parte di numerosi colleghi». «È un tema», ha concluso Brunese, «che ha avuto una straordinaria rilevanza nel passato del nostro Paese, ma che rappresenterà anche nel futuro una risorsa per le Aree interne italiane».
28 giugno 2023