Un patto di amicizia basato sulle comuni culture pastorali transumanti è stato sottoscritto nell’ultimo sabato di ottobre tra i Comuni di Cuneo e di Arles, cittadina del Dipartimento Bocche del Rodano, in Francia. A siglare lo storico accordo sono stati i due sindaci – Patrizia Manassero e Patrick de Carolis – nel corso si un incontro ufficiale tenutosi nel Salone d’Onore del capoluogo piemontese.
Il patto suggella il proposito di portare Cuneo ad essere il punto d’arrivo de “La Routo” (sinora il “terminale” italiano è stato Borgo San Dalmazzo), il percorso della transumanza che collega Arles e la Camargue alla Valle Stura. L’obiettivo principale del patto è quello di rafforzare il legame rappresentato dal percorso e dalla storia che i pastori originari delle valli piemontesi facevano verso il sud della Francia, dove, tra la fine dell’800 e la prima metà del ‘900, custodivano le pecore di razza merinos dei grandi allevatori francesi.
Il tracciato della transumanza è stato così trasformato in un percorso escursionistico di circa 540 chilometri e 33 tappe, percorribile a piedi, in mountain bike o a cavallo, e valorizzato negli anni dal progetto multidisciplinare “La Routo”. Avviato circa venti anni fa, tra l’allora Comunità Montana Valle Stura (oggi Unione Montana), l’Ecomuseo della Pastorizia e la Maison de la Transhumance (Salon de Provence), il progetto coinvolge le filiere agricole, gastronomiche, artigianali, turistiche, ambientali e patrimoniali delle regioni attraversate.
Poiché Cuneo supporta da tempo i progetti di tutela delle tradizioni del territorio e con l’introduzione della delega Metromontana nel 2022 sono cresciute attenzione e attività dedicate alle realtà montane e alpine circostanti, gli ideatori del percorso hanno chiesto e ottenuto che la prima città della “Provincia Granda” diventasse punto di arrivo dell’itinerario.
«Con questo patto e attorno al patrimonio culturale che la transumanza rappresenta», ha spiegato Manassero, «le due città esprimono l’impegno a rafforzare i propri legami nel senso della condivisione di dimensioni anche culturali legate al territorio e alle tradizioni, qual è il patrimonio dato dalla transumanza».
Dal canto suo l’assessora alla Metromontagna Sara Tomatis ha aggiunto che «Siamo molto contenti di questa firma. È un segnale concreto del fatto che Cuneo è veramente città alpina. Stiamo lavorando nel senso del rafforzamento delle reti che la legano al territorio circostante perché crediamo fortemente che la nostra città possa essere una cerniera efficace tra la montagna e la pianura».
Oltre ai due sindaci, l’evento ha coinvolto le due delegazioni francese e italiana presenti nel patto d’amicizia tra le due città. A seguito della firma dei primi cittadini, i rappresentanti di tutti i Comuni Pastorali attraversati da “La Routo” hanno siglato una pergamena celebrativa. A seguire si è tenuto un incontro promosso dal locale Centro Rurale di Assistenza Multiservizi e dal Ministero della Cultura, Istituto Centrale del Patrimonio Immateriale, per illustrare le prospettive di sviluppo degli itinerari della transumanza.
A suggellare il raggiungimento dell’obiettivo, la giornata della firma del patto è stata suggellata da una serie di eventi legati a “La Routo”, dall’affissione della segnaletica sul lato italiano ad una piccola transumanza di pecore sambucane, accompagnata da musica tradizionale occitana. Nel luogo d’arrivo della transumanza sono stati inaugurati il pannello “La Routo” e una scultura in legno realizzata dall’artigiano Barba Brisiu di Robilante. Ha concluso la giornata un apprezzatissimo laboratorio di trasformazione della lana per bambini, tenuto dalla feltraia Romina Dogliani di Aisone, in Valle Stura.
8 novembre 2023