
L’importanza dei tratturi, la loro rete di interconnessione, sviluppata e utilizzata dai pastori del Centro-Sud Italia nel corso dei secoli, e il ruolo che essa ha ricoperto per lo sviluppo dell’economia di molte Regioni del nostro Paese sono stati al centro di un incontro organizzato dalla Fondazione Banco di Napoli venerdì scorso, 24 novembre, intitolato “Tratturi e transumanza, una nuova rete di cammini per la valorizzazione dei territori del Sud”.
L’appuntamento, ospitato nella sede della Fondazione, è stato introdotto dalla professoressa Mariavaleria Mininni, docente di Urbanistica presso il Dipartimento di Culture Europee dell’Università della Basilicata, e ha visto la partecipazione di molti e autorevoli esperti che nei loro interventi hanno incorniciato il tema trattato nella prospettiva della valorizzazione della rete tratturale e di una possibile “innovazione” con finalità turistiche.
“La missione della Fondazione del Banco di Napoli”, sottolinea a tale proposito una nota stampa dell’ente partenopeo, “si è sempre contraddistinta per l’attenzione speciale dedicata al territorio e allo sviluppo delle regioni, in particolare quelle in cui ha svolto la sua attività”. “Questo impegno”, prosegue l’ente, “si è manifestato attraverso un costante sostegno a progetti e iniziative mirate a promuovere la crescita socio-economica delle comunità locali. La Fondazione ha sempre riconosciuto l’importanza di valorizzare le risorse territoriali e di favorire lo sviluppo sostenibile, contribuendo così all’incremento della qualità della vita dei cittadini e alla promozione del patrimonio culturale e artistico delle regioni coinvolte”.
In tale senso, la rete dei tratturi ha svolto, nel corso del tempo, un ruolo fondamentale nell’economia di diverse regioni: un antico tessuto di percorsi, utilizzato principalmente per la movimentazione del bestiame e delle merci, che ha favorito gli scambi commerciali tra le varie comunità e ha contribuito alla crescita economica di molte zone interessate.
I tratturi hanno così consentito il collegamento tra aree agricole e centri urbani, facilitando la distribuzione dei prodotti agricoli e artigianali. Grazie a questa connessione tra territori distanti, si è creato un sistema di scambio che ha favorito lo sviluppo delle attività produttive locali. Ancora oggi, la presenza dei tratturi rappresenta una testimonianza storica dell’importanza economica che hanno avuto nel passato.
“L’inclusione nella lista propositiva dell’Italia per il patrimonio mondiale del Regio Tratturo”, sottolineano i vertici della Fondazione, “è un riconoscimento dei valori culturali e storici unici associati a questa testimonianza tangibile della tradizione pastorale e delle pratiche agricole millenarie che hanno caratterizzato le regioni interessate. La sua effettiva iscrizione certamente potrebbe creare le basi per nuove opportunità turistiche ed economiche che consentirebbero di esplorare e scoprire la bellezza e l’importanza storica di questo percorso unico”.
Con questa iniziativa la Fondazione Banco di Napoli ha quindi voluto proporre un primo incontro al fine di avviare un dialogo che sia finalizzato ad un progetto in grado di coinvolgere tutti i soggetti interessati. “L’iniziativa”, è stato sottolineato durante l’incontro, “mira a creare una collaborazione sinergica tra i diversi attori coinvolti, per definire obiettivi comuni e lavorare insieme per il loro raggiungimento”.
29 novembre 2023