Casale della Vaccareccia (Roma): una produzione lattiero-casearia inclusa nel progetto di recupero

Il Casale della Vaccareccia, nel Parco della Caffarella, a Roma
Il Casale della Vaccareccia, nel Parco della Caffarella, a Roma – foto Roma Capitale©

Il Comune di Roma ha presentato domenica scorsa 26 novembre il progetto per il restauro e il ripristino d’uso del Casale della Vaccareccia, antico e suggestivo complesso edilizio di una delle campagne romane salvate dall’urbanizzazione e trasformate in veri e propri polmoni verdi, grazie all’istituzione dei Parchi Urbani di Roma Capitale (che complessivamente si estendono su 1.780 ettari di territorio).

Il Casale, situato all’interno del Parco della Caffarella, appena al di fuori delle mura romane situate tra la Via Appia e la Via Latina si trova nell’Ottavo Municipio, in un contesto di enorme valore storico e paesaggistico, tutelato dal Parco Regionale dell’Appia Antica.

«L’intervento di recupero e rifunzionalizzazione del Casale della Vaccareccia», ha spiegato Sabrina Alfonsi, assessora all’agricoltura e all’ambiente del Comune, «rientra a pieno titolo nel nostro programma di valorizzazione dei tanti beni pubblici dismessi e abbandonati che si trovano nei nostri parchi e nelle ville storiche. È un patrimonio enorme, che attende solo di essere riqualificato e restituito alla fruizione dei cittadini. Si tratta di un forte impegno, anche dal punto di vista finanziario, che abbiamo iniziato a rendere effettivo».

Restauro conservativo e recupero funzionale del complesso

Il progetto si fonda sui principi propri del restauro conservativo, volto a preservare le caratteristiche originarie e gli aspetti estetici del complesso, pur assicurando le odierne esigenze di fruizione e il rispetto delle istanze ambientali, con particolare attenzione alla sostenibilità energetica.

Il recupero funzionale del complesso prevede la ristrutturazione degli immobili e la realizzazione di spazi per la fruizione pubblica e per la valorizzazione della sua vocazione agricola, con:

  • aule didattiche, sala conferenze e foresteria nel Casale;
  • punto ristoro, sala lettura/ludoteca e bar/gelateria nella Stalla Grande;
  • ambienti per esposizioni temporanee e laboratori didattici nella Stalla Piccola;
  • ambienti per la produzione lattiero-casearia e punto vendita nel Fienile.

L’attività di produzione lattiero-casearia

Il complesso edilizio, che si compone di diversi edifici – il Casale, la Torre, la Stalla grande, la Stalla Piccola e il Fienile – tornerà ad essere adibito anche ad uso agro-zootecnico e per la produzione e la vendita di prodotti lattiero-caseari. Si tratterà, come ha spiegato l’assessora Alfonsi, di «un modello esportabile in altre situazioni in cui – e penso ai grandi parchi di recente acquisizione – sia possibile ipotizzare la nascita e lo sviluppo di attività agricole per la produzione di cibi locali di ottima qualità».

Una struttura a disposizione della cittadinanza

Il modello fruitivo previsto dal Comune di Roma prevede la costituzione di un partenariato pubblico-privato, in cui cittadini in forma associata, soggetti del terzo settore e del privato sociale proporranno progetti per il riutilizzo degli spazi per destinarli ad attività culturali, ambientali e sociali, in collaborazione con alcune realtà dell’associazionismo presenti a Roma. 

Il restauro del Casale della Vaccareccia, che verrà avviato nel corso della prossima primavera, prevede un investimento di 6,5 milioni di euro, approvato dalla Giunta Capitolina nel maggio scorso.

29 novembre 2023

Maggiori informazioni inerenti restauro e recupero del Casale della Vaccareccia sono disponibili sul portale web del Comune di Roma.