Aerogel del latte e non più chimica per estrarre l’oro dalla spazzatura elettronica

Circuito elettronico
foto Crista Castellanos© – Creative Commons License

Una delle problematiche legate alla diffusione dell’elettronica, la cosiddetta e-waste, o spazzatura elettronica, sinora trattata con solventi chimici per l’estrazione dagli apparecchi dismessi di metalli preziosi come l’oro, potrebbe trovare una soluzione “dolce” se i risultati di un recente studio scientifico troveranno una concreta applicazione pratica.

A comunicare la scoperta è stata una nota ufficiale dell’Eth di Zurigo (Eidgenössische Technische Hochschule Zürich), il Politecnico Federale della città svizzera, in cui un gruppo di lavoro diretto dal Prof. Raffaele Mezzenga, direttore dell’Istituto per l’alimentazione, la nutrizione e la salute, ha sviluppato una metodologia che permette di recuperare l’oro dai rifiuti elettronici utilizzando un aerogel derivato dal latte, anche se scaduto.

Discarica di apparecchiature elettroniche in India
Discarica di apparecchiature elettroniche in India – foto Pixabay©

In un mondo in cui la tecnologia galoppa e gli apparecchi – dai computer ai telefoni cellulari – diventano obsolescenti in archi temporali brevi o brevissimi (anni o mesi) la montagna globale di rifiuti elettronici cresce sempre più, e le questioni da affrontare sono sempre più pressanti: dall’ingombro fisico di questi rifiuti all’impatto ambientale – diretto e indiretto – che ne deriva.

In particolare l’inquinamento indiretto – è di questo che vogliamo parlare – causato dagli agenti chimici utilizzati per recuperare oro e altri metalli dagli apparecchi, potrebbe aver finalmente trovato una soluzione tanto brillante quanto inattesa. 

Con questa ricerca quindi il team diretto dal Prof. Mezzenga ha recentemente proposto un’alternativa innovativa e rispettosa dell’ambiente, vale a dire una metodologia che utilizza un prodotto innovativo, derivato del latte, in grado di assorbire l’oro dagli apparecchi – dalle schede madri dei computer e da altre componenti – per poi rilasciarlo. 

Gli aerogel

Per quanto di aerogel derivato dal latte non se ne sia sentito parlare molto (l’aerogel è utilizzato principalmente in edilizia e dall’industria spaziale) la scienza su cui si basa è ritenuta certa e solida. Il processo di produzione di questo prodotto prevede la trasformazione della caseina del latte – per l’appunto – in aerogel. Il materiale, altamente poroso, ha dimostrato di potersi legare selettivamente con le particelle d’oro dei rifiuti elettronici.

Oltre ad essere altamente sostenibile, questa pratica estrattiva risulterebbe assai più conveniente rispetto ai metodi sinora utilizzati. Non è escluso inoltre che simili procedure possano essere sviluppate per recuperare altri metalli preziosi dagli stessi rifiuti elettronici, espandendo ulteriormente i benefici ambientali ed economici di questo metodo in questa medesima applicazione. 

Un prodotto come l’aerogel derivato dal latte si allinea alla forte tendenza verso l’uso di biopolimeri in varie industrie. Biopolimeri, come alginato, cellulosa, gelatina e collagene, ad esempio, derivano da fonti naturali e sono spesso biodegradabili. Questi materiali offrono un’alternativa sostenibile alle materie plastiche provenienti da fonti non rinnovabili, ad esempio nel campo degli imballaggi alimentari.

“Lo sviluppo di aerogel derivato dal latte per l’estrazione dell’oro dai rifiuti elettronici”, spiegano i ricercatori, “rappresenta un significativo passo avanti nell’affrontare la crescente sfida degli “e-waste”. Fornendo una soluzione sostenibile ed economica, questa tecnologia ha il potenziale per rivoluzionare l’industria del riciclaggio dei rifiuti elettronici”.

Inoltre, l’uso di biopolimeri come l’aerogel derivato dal latte si allinea con le più ampie tendenze di sostenibilità già emerse in vari altri settori. Mentre queste tecnologie continuano ad evolversi, possiamo aspettarci di vedere una crescente enfasi sulla sostenibilità e sul recupero delle risorse nella gestione dei rifiuti elettronici.

“Dal latte all’oro”, sottolineano gli studiosi, “questo innovativo approccio al riciclaggio dei rifiuti elettronici è un esempio entusiasmante di come l’innovazione scientifica possa trasformare i rifiuti in ricchezza, creando valore da ciò che è stato scartato e trascurato. È un promemoria che le soluzioni ad alcune delle nostre sfide ambientali più urgenti possono essere trovate nei luoghi più inaspettati”.

14 febbraio 2024

Chi volesse approfondire questa tematica può cliccare qui di seguito per visionare lo studio: “Gold Recovery from E-Waste by Food-Waste Amyloid Aerogels” (trad.: “Recupero dell’oro dai rifiuti elettronici mediante aerogel di amiloide dei rifiuti alimentari”)