Allergie a latte e arachidi: il Regno Unito fa passi avanti nell’immunoterapia orale

Bambini in ospedale
Due piccoli pazienti coinvolti nel “Natasha Trial” in compagnia di due operatori dell’Nhs britannico – foto Natasha Allergy Research Foundation©

Le statistiche cliniche ci dicono che negli ultimi anni le allergie alimentari sono aumentate molto tra i bambini e i ragazzi. Spesso sono innocue, a volte incidono seriamente sull’esistenza dei piccoli, e in alcuni casi possono mettere a rischio la loro stessa vita. Per questo motivo vanno diagnosticate precocemente, dando modo ai genitori di gestire al meglio le problematiche ad esse connesse.

Tra le tante allergie (a polline, acari, pelo di animali, muffe, alimenti varii, ecc.), quella al latte risulta essere tra le più diffuse e importanti, ed è su questa – e su quella alle arachidi – che si sono concentrati gli studi di cinque aziende ospedaliere britanniche in un progetto dell’Nhs (National Health Service, il servizio sanitario nazionale del Regno Unito) finanziato con 2,5 milioni di sterline dalla Natasha Allergy Research Foundation, istituzione dedicata alla memoria di Natasha Ednan-Laperouse, morta a quindici anni per shock anafilattico nel luglio del 2016.

Nello studio, denominato “Natasha Clinical Trial” e guidato dalla University of Southampton, vari prodotti alimentari vengono somministrati ad alcuni piccoli pazienti in dosi minime, sotto stretta sorveglianza medica, per addestrare l’organismo dei giovani allergici a tollerare gli allergeni.

Questo approccio, noto come Oit (Oral ImmunoTherapy, immunoterapia orale), ha l’obiettivo di condurre bambini e ragazzi con allergie a non avere una reazione allergica ogni qualvolta mangino un alimento contenente l’allergene alimentare a cui sono sensibili. I medici coinvolti nella ricerca confermano la bontà delle prime evidenze: “alcuni giovani pazienti”, spiegano “sono già in grado di consumare e tollerare alimenti che in precedenza avrebbero innescato una grave reazione allergica”. 

«Dobbiamo aspettare che lo studio venga completato», (terminerà nel 2027, ndr), spiega il Prof. Hasan Arshad, esperto in allergia e immunologia clinica presso l’Università di Southampton, «per averne il quadro completo, ma siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti sinora». «Al momento, alle persone con allergie alimentari viene chiesto di evitare questo o quel cibo, e di avere con sé una penna (autoiniettore, ndr) di adrenalina, da usare in caso di esposizione accidentale. Questa non è una situazione soddisfacente: vorremmo che i giovani allergici fossero in grado di vivere senza essere costretti a evitare alimenti spesso consumati dai loro coetanei, e senza vivere nella paura di reazioni allergiche alimentari accidentali».

«Il Natasha Trial», prosegue Arshad, «mira a migliorare la vita delle persone con allergie alimentari. Stiamo testando una procedura clinicamente controllata di introduzione graduale di alimenti allergenici sino al punto in cui questi sono tollerati. Il nostro obiettivo finale è una vita senza il rischio di reazioni allergiche, che per alcuni risultano gravi e pericolose per la vita».

Lo studio proseguirà quindi per altri tre anni, e in caso di successo getterà le basi per rendere disponibile il trattamento tramite il servizio nazionale sanitario britannico, Nhs.

Gli ospedali, i bambini e i ragazzi coinvolti 

Attualmente la sperimentazione del Natasha Clinical Trial viene eseguita in cinque ospedali: University Hospital Southampton Nhs Foundation Trust, Imperial College Healthcare Nhs Trust, University Hospitals of Leicester Nhs Trust, Newcastle Hospitals Nhs Foundation Trust e Sheffield Children’s Hospital. L’attività verrà presto avviata anche a Edimburgo e Aberdeen, in Scozia, e successivamente a Bristol e Leeds, in Inghilterra

“Sinora”, spiegano i ricercatori, “un totale di 139 bambini e ragazzi – di età compresa tra i 2 e i 23 anni – tutti con allergia alimentare al latte vaccino e alle bevande a base di arachidi, hanno iniziato il trattamento con il Natasha Trial. Lo studio sta anche formando una rete di personale del Nhs per offrire un trattamento pionieristico dell’Oit alle persone con allergie alimentari”.

15 maggio 2024