La Bluetongue – Lingua blu o febbre catarrale dei piccoli ruminanti – è una malattia infettiva dei Ruminanti domestici e selvatici, non contagiosa per l’uomo. Il suo nome deriva dalla cianosi che caratterizza la mucosa della lingua negli animali colpiti in modo più grave.
La causa scatenante è il Btv (Bluetongue virus), virus del genere Orbivirus, appartenente alla famiglia Reoviridae. Di esso, sulla base delle prove di sieroneutralizzazione, sono stati individuati sinora 27 differenti sierotipi.
Il virus si trasmette attraverso le punture dei moscerini ematofagi del genere Culicoides, presenti in Africa e nel bacino del Mediterraneo,
Negli ultimi tempi nel nostro Paese sono stati registrati numerosi focolai di Bluetongue , in Piemonte, Lombardia, Sardegna e Calabria.
A tale proposito, mentre si diffondono notizie sulla rapida espansione della malattia anche in altre aree del Paese, l’Ats (Agenzia per la Tutela della Salute) della Montagna e l’Anmvi (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) hanno fornito preziose informazioni per allevatori, utili anche ai consumatori che vogliano saperne di più.
“Quasi tutte le specie di ruminanti”, sottolinea un comunicato stampa dell’Anmvi, “domestiche e selvatiche, possono essere infettate, ma la gravità dei sintomi è molto variabile. Tra gli animali domestici, gli ovini sono quelli in cui la Bluetongue si manifesta nella forma clinicamente più grave, causandone anche la morte”.
Obbligo di segnalazione – Per questa patologia la normativa vigente impone agli operatori l’obbligo di segnalare all’Autorità sanitaria competente eventuali sintomi clinici sospetti. Gli operatori sono chiamati a segnalare al Dipartimento Veterinario dell’Ats della Montagna l’insorgenza nei propri animali dei sintomi quali: febbre alta, con abbattimento e inappetenza; ulcere in bocca, con emorragie a carico della lingua, che può essere tumefatta e cianotica; aumento di volume della testa (lingua, palpebre, spazio sottomandibolare) e del collo; colorazione bluastra di labbra e musello; scolo sieroso o mucoso da naso e bocca; zoppie e lesioni podali; difficoltà respiratorie.
Allevatori – L’Ats della Montagna precisa “È importante che tutti gli allevatori, a propria tutela, attuino misure per ridurre il rischio di infezione del bestiame”. “Vanno effettuati trattamenti con prodotti insetto-repellenti, la notte gli animali devono soggiornare preferibilmente al chiuso in locali protetti con zanzariere e devono essere eliminati possibili luoghi che favoriscono lo sviluppo delle larve, come i ristagni idrici”.
Sardegna – In Sardegna, dove la malattia è considerata endemica, i focolai registrati a fine agosto erano 360: 94 confermati; 266 sospetti. Oltre 10mila i capi coinvolti, più di mille quelli morti. I dati sono stati forniti all’ANSA dall’osservatorio epidemiologico veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna. La maggior parte dei focolai si ritrovano nel Sulcis e nel Nuorese (81 tra 26 confermati e 55 nel sud ovest dell’Isola e 4 confermati e 77 sospetti a Nuoro), segue poi l’Oristanese con 65 focolai (2 gli allevamenti dove è stata confermata la presenza del virus con 51 capi morti e 63 sospetti) e quindi la Gallura con 49 (41 attivi e 8 sospetti). Nel Cagliaritano i focolai invece sono 34 (tutti sospetti da confermare), 32 nel Medio Campidano (18 attivi e 14 sospetti), 17 in Ogliastra (2 attivi e 15 sospetti) e solo uno confermato nel Sassarese.
Liguria – Il 23 agosto la Regione Liguria ha segnalato l’insorgenza di alcuni casi di Blue Tongue nell’entroterra di Genova e Savona. Il comunicato precisa che “I focolai di Blue Tongue sono stati accertati in Liguria e in altre regioni del Nord Italia, dopo che nei mesi scorsi il virus si era diffuso prevalentemente in Sardegna. Il Centro di referenza nazionale ha isolato con PCR il sierotipo 8, uno dei più virulenti e con più alta mortalità negli ovini colpiti”.
Notizie sulla situazione sono quotidianamente diffuse da molte testate d’informazione locali e nazionali:
Ora l’epidemia di “lingua blu” fa davvero paura. Caccia ai vaccini per 150mila pecore (Torino Cronaca)
Lingua blu, perché l’epidemia adesso fa paura al Piemonte e perché abbiamo bisogno della Sardegna (Torino Today)
Lingua blu… “Situazione in evoluzione, mancano i vaccini” (La Voce delle Valli)
Lingua blu. Gadda (IV), Lollobrigida intervenga, Made in Italy a rischio (Agricultura)
11 settembre 2024