
Come da tradizione, con la fine ottobre – sabato 26 e domenica 27 – la cittadina di Vinadio, in provincia di Cuneo, torna ad ospitare la storica Fiera dei Santi, che quest’anno giunge alla sua 168ª edizione.
La fiera è un appuntamento di grande rilevanza per la Valle Stura, avendo un carattere identitario e rituale per la comunità dei pastori che già nell’Ottocento, con l’approssimarsi di Ognissanti, radunavano le loro greggi e intrattenevano l’annuale mercato degli ovini della razza locale Sambucana con acquirenti locali e forestieri.
In particolare, il contesto della Fiera è per l’Ecomuseo della Pastorizia – sito nel vicino comune di Pietraporzio e gestito dall’Unione Montana Valle Stura – un importante spazio di narrazione del patrimonio culturale insito nel mondo pastorale della vallata, e di coinvolgimento della comunità sulle tematiche di cui si fa portatore. In particolare in questa edizione, la fiera offrirà l’occasione per la prima uscita pubblica del progetto “Lana Circolare”, a cui l’Ecomuseo sta lavorando da un anno.
Finanziato dalla Fondazione CRC nell’ambito della prima edizione del bando “Percorsi di sostenibilità”, Lana Circolare nasce dalla volontà e dall’esigenza di far assurgere a valore di risorsa quello che abitualmente è considerato un rifiuto speciale, ovvero la lana delle pecore Sambucane, il cui smaltimento spesso costituisce un problema per gli allevatori.
Manufatti, abiti, oggetti di design dal feltro di lana
La lana sambucana, per le sue caratteristiche fisiche, non è la più adatta per la produzione di filati – a differenza, ad esempio, della lana merino – ma risulta ideale più di ogni altra lana per essere lavorata e trasformata in feltro e, con esso, per realizzare manufatti, abiti, oggetti di design e altro ancora. Questa proprietà è stata al centro dell’idea del progetto Lana Circolare: trasformare un rifiuto speciale in una risorsa preziosa per il territorio come materia artistica e come mezzo di inclusione sociale, costruendo attorno ad essa una filiera locale etica e sostenibile per l’ambiente e le persone.
Lavorare la lana per favorire l’inclusione sociale
Nel primo anno di progetto si è partiti da 400 kg di lana, acquistata da alcuni pastori della Valle Stura grazie alla collaborazione con il consorzio L’Escaroun e la cooperativa Lou Barmaset. Da qui è stata costruita una filiera di lavorazione, che ha coinvolto alcuni centri diurni e comunità per persone con disabilità del territorio (la Comunità “La Rocca” di Roccasparvera, i centri “Mistral” e “Centro Lavoro Protetto” di Cuneo, “Ou Bourc” di Borgo San Dalmazzo, “Cascina Ambrosino” di Peveragno”), oltre alla Cooperativa Germinale di Demonte e alcune lavoratrici che hanno frequentato negli anni i corsi di infeltrimento promossi dall’ente.
Più di cinquanta persone sono così intervenute nel processo produttivo, formate e seguite da Romina Dogliani, artigiana feltraia che in Valle Stura da anni raccoglie e lavora la lana sambucana producendo manufatti artistici e di design di alta qualità. A partire dalla pulitura a mano, continuando con il lavaggio, la trasformazione in feltro con acqua calda e sapone di Marsiglia e la produzione di oggetti artistici e di uso quotidiano: portachiavi, saponette rivestite, sottopentola, sottopiedi, cuscini, cappelli e piccoli gnomi da appendere alla porta.Valle Stura: inclusione sociale e cura al centro del progetto “Lana Circolare”Fiera dei Santi
«Le ragazze e i ragazzi del centri coinvolti», confessa Romina Dogliani, «mi hanno stupito: all’inizio ero scettica, ma poi ognuno è riuscito a trovare un suo posto nella filiera, secondo le proprie capacità, e a stare bene, perché la lana ha un potere curativo per tutti».
Il potere curativo della lana
Lo confermano anche gli operatori dei centri per disabili che hanno lavorato al progetto: la lavorazione della lana ha saputo coinvolgere ogni ospite, anche con disabilità più gravi, valorizzando le caratteristiche di ogni persona, e attorno ad essa si sono creati bellissimi momenti di condivisione e socializzazione, grazie ad un’attività diversa dalla solita routine e con un potere calmante di cui tutti hanno beneficiato.
«Abbiamo documentato tutto il processo, fase per fase, insieme al regista Paolo Ansaldi», spiega Francesca Perlo di “noau officina culturale”, che ha affiancato l’Ecomuseo nel project management e nella comunicazione, «restituendo un video-cortometraggio narrativo e un racconto dettagliato sui canali social dell’Ecomuseo, per far conoscere tutto il valore che sta dietro ad ogni singolo oggetto prodotto».
E adesso? «Gli oggetti prodotti», precisa la referente dell’Ecomuseo della Pastorizia Miriam Rubeis, «saranno venduti in alcuni esercizi della Valle Stura, presso l’Ecomuseo a Pontebernardo, dalla Porta di Valle a Demonte, e in alcuni eventi, fiere e mercatini, soprattutto con l’avvicinarsi delle festività natalizie. Per noi è una grande soddisfazione vedere finalmente concretizzarsi un’idea che avevamo da anni, che valorizza persone, saperi, storia e tradizioni legati alla lana sambucana».
Appuntamento a Vinadio nel prossimo fine settimana
Appuntamento dunque sabato 26 ottobre al Revelin del Forte di Vinadio: si partirà alle 15:00 con un laboratorio di feltro con Romina Dogliani e con le ragazze e i ragazzi dei centri diurni coinvolti nel progetto, seguito alle 17:00 dalla presentazione del progetto con la proiezione del cortometraggio di Paolo Ansaldi che racconta il primo anno di attività. Tutti gli eventi in programma sono ad ingresso gratuito, ma per partecipare al laboratorio di produzione del feltro (ore 15:00) è necessario prenotarsi, scrivendo a ecomuseopastorizia@vallestura.cn.it o telefonando al numero 347 211 8377.
“”Lana circolare”, precisano gli organizzatori, “è un progetto di Unione Montana Valle Stura – Ecomuseo della Pastorizia in collaborazione con Consorzio L’Escaroun, Valle Stura Experience, Consorzio socio-assistenziale del cuneese, Cooperativa Proposta 80 e Cooperativa Germinale, con il supporto di “noau | officina culturale” e il sostegno di Fondazione CRC nell’ambito del bando “Percorsi di sostenibilità”.
Per info informazioni: www.ecomuseopastorizia.it/lana-circolare, e-mail ecomuseopastorizia@vallestura.cn.it, tel 347 211 8377.
23 ottobre 2024
Qui il Programma dettagliato della manifestazione