Ancora richiami per i formaggi Degust, ma qualcosa al Ministero s’inceppa

Formaggio Melus di Degust, Varna (BZ)
Il formaggio Melus di Degust, su cui il Ministero della Salute, per qualche disguido, non ha ancora comunicato dati e motivi del richiamo – foto Degust©

I primi tre richiami di formaggi Degust (l’azienda del noto affinatore Hansi Baumgartner, sita a Varna, BZ, a cui La Repubblica ha dedicato un bellissimo articolo sabato scorso) avvenuti martedì 14 gennaio, non avevano destato grande clamore, trovando spazio prevalentemente sulle testate online che rilanciano più spesso gli annunci del sistema di sicurezza alimentare Rasff. Una notizia passata un po’ defilata, quindi, anche perché a tenere banco sul tema del rischio alimentare da formaggi a latte crudo il giorno prima era tornato prepotentemente un prodotto trentino, con l’ennesimo caso di Seu (sindrome emolitico-uremica, indotta da Escherichia coli Stec) in un bambino di appena un anno.

In tutti e tre i casi (tutti formaggi a latte crudo e pasta molle, di piccola pezzatura e variamente affinati: Pfiffikas, Muscatis, Kaffalat) si era trattato di interventi cautelativi su singoli lotti, dovuti a “sospetta presenza di Listeria monocytogenes”. Un quarto richiamo, ancora su un lotto di Pfiffikas, per la stessa motivazione, era giunto il giorno seguente, per quanto operato anch’esso il 14 gennaio. In tutti e quattro i casi le autorità sanitarie avevano disposto l’eliminazione o la restituzione all’azienda dei prodotti.

La seconda ondata di ritiri

Ma a sorprendere, e non poco, lunedì scorso 20 gennaio, e ieri martedì 21, altri tre ritiri avevano colpito la medesima azienda, che – va sottolineato – non produce ma acquista e si limita ad affinare. Nell’ordine stavolta si è trattato del Grace, poi del Melus e del Kloaznkas, come per i precedenti, tutti a latte crudo e a pasta molle, affinati in vario modo, con diverse essenze naturali. Per il Grace, come per i precedenti, per “sospetta presenza di Listeria monocytogenes”; per il Kloaznkas per un generico “ritiro precauzionale”. Nel caso del Melus purtroppo – al momento in cui pubblichiamo – nessun dettaglio è disponibile, in quanto sul portale del Ministero della Salute è stata caricata erroneamente la scheda di richiamo del Kloaznkas, per cui nulla è dato sapere – cosa assai grave – della motivazione, del/i lotto/i interessato/i, delle disposizioni sanitarie.

Il grave ritardo del Ministero

Altro aspetto non rassicurante: il richiamo del Grace è stato disposto a tre giorni dall’accertamento, avvenuto venerdì 17 gennaio: quando ad essere in gioco è la salute pubblica vorremmo non essere portati a pensare che in certi ambienti, nel fine settimana, tutto si fermi, in attesa che arrivi il lunedì.

22 gennaio 2025