Il corso sullo sfalcio manuale è realtà: l’annuncio di Acli e Regione Piemonte

Lo sfalcio manuale dell’erba è un’arte
foto Acli©

Se c’è in Italia una regione che ha saputo conservare in sé alcune delle tecniche agronomiche del recente passato, essa è il Piemonte. Per diversi motivi, nei suoi territori l’avvento di falciatrici meccaniche, tagliaerba e decespugliatori non ha del tutto mandato in soffitta – per fortuna – le falci dei nostri nonni.

Un patrimonio culturale del nostro fare agricolo si è dunque conservato, nelle sue diverse accezioni locali – con falci di varie fogge e misure e tecniche di taglio e raccolta tutt’altro che standardizzate.

Attenta ai valori connessi con lo sfalcio manuale dell’erba e del fieno, la Regione Piemonte ha così deciso di finanziare un corso di formazione, per far sì che una vera e propria arte venga tramandata alle prossime generazioni. Nel commentare la notizia, il vicepresidente del Consiglio regionale piemontese Franco Graglia ha sottolineato il senso dell’iniziativa: «La nostra Regione è la prima in Italia a finanziare e certificare un corso di formazione per sfalcio manuale. Sì tratta di risultato importantissimo, raggiunto grazie ad un ottimo lavoro di squadra che penso aprirà la strada ad altre iniziative simili». «È una piccola rivoluzione», ha proseguito Graglia, «con l’obiettivo di operare al meglio per il nostro territorio e le sue comunità, valorizzando le eccellenze».

I corsi sono realizzati con il finanziamento dell’Unione Europea – Next Generation EU e del Fondo Sociale Europeo+ (2021-2027) e il  Programma GOL – Garanzia Occupabilità dei lavoratori. A sostenere il ritorno dello sfalcio manuale è il progetto dell’associazione Prometheus – affiliata Acli – fondata nel 2016 a Dronero.

Valutate le varie tecniche tradizionali, diverse per località, utilizzo e cultura, i responsabili del corso hanno definito un metodo in grado di sintetizzare i differenti approcci in un metodo adatto a tutti.

«Poter trasmettere l’arte dello sfalcio manuale ad un pubblico vasto», ha sottolineato la presidente di Prometheus, Romina Chiapello, «è diventato fattibile attraverso la proposta di laboratori di tecnica e cultura della falciatura. Il corso, finanziato dalla Regione Piemonte che ne è “ente certificatore”, è una novità assoluta. Speriamo ora di raggiungere il numero minimo di partecipanti – che è dodici – affinché possa prendere il via».

Oltre ad andare incontro ad ogni persona, tecnico, imprenditore attenti alle produzioni sostenibili, “lo sfalcio manuale”, spiegano gli organizzatori, “ben si adatta alle produzioni biologiche (nelle vigne di Langa è un metodo sempre più diffuso, ndr) in quanto evita completamente le emissioni inquinanti e acustiche e, al contempo, garantisce un’elevata qualità del taglio dell’erba rispetto ai tradizionali mezzi meccanici. Nelle vigne di Langa è un metodo già usato con successo.

Il corso

Il corso “Tecniche di sfalcio”, curato dall’associazione Prometheus e inserito nella proposta di EnAIP Piemonte Ets (Ente Acli Istruzione Professionale) è articolato su 50 ore di attività e si rivolge alle persone disoccupate. Al termine del corso i partecipanti meritevoli riceveranno – primi in Italia – la certificazione di falciatore da parte della Regione Piemonte.

«La figura del falciatore a mano», ha aggiunto Graglia, «sta diventando una professionalità sempre più richiesta: i partecipanti al corso potranno trovare occupazione presso imprese agricole che operano in campo biologico, con particolare riferimento a quelle vitivinicole di Langhe e Roero».

9 maggio 2025