
Sulla sicurezza del latte crudo e dei formaggi a latte crudo, è scesa in campo finalmente anche la Fnovi (Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani), per porre i necessari “puntini sulle i”, dopo i ripetuti interventi dei professori Matteo Bassetti e Roberto Burioni, che si sono espressi tanto sui social media quanto dalle pagine di molte testate giornalistiche nazionali.
In una nota ufficiale pubblicata mercoledì 14 scorso sul proprio portale, intitolata “Latte crudo: Fnovi per un approccio equilibrato tra sicurezza alimentare e tutela del settore”, la Federazione precisa quanto segue:
“Pur comprendendo la preoccupazione espressa riguardo alla sicurezza alimentare e alla tutela della salute pubblica, con particolare attenzione alle categorie vulnerabili quali donne in gravidanza, anziani e bambini, riteniamo necessario evitare generalizzazioni e allarmismi che potrebbero indebitamente penalizzare un intero settore e generare confusione nei consumatori.
È fondamentale operare una distinzione chiara tra i rischi potenziali, intrinseci a specifiche tipologie di alimenti come il latte crudo, e l’efficacia dei sistemi di controllo e delle corrette pratiche di produzione e consumo messe in atto. Fnovi riconosce che il latte crudo, per sua natura, può presentare rischi microbiologici qualora non venga gestito e consumato in maniera appropriata. Proprio per questo, la normativa vigente stabilisce controlli veterinari rigorosi e precise indicazioni per la produzione, la vendita diretta e il consumo di latte crudo, con l’obiettivo primario di minimizzare tali rischi.
I medici veterinari ufficiali e i liberi professionisti che operano quotidianamente nelle aziende zootecniche svolgono un ruolo insostituibile nel garantire la salute degli animali, nel verificare scrupolosamente le condizioni igieniche degli allevamenti e nel monitorare attivamente la diffusione di malattie trasmissibili. Fnovi ribadisce con fermezza il proprio impegno a collaborare attivamente con le autorità sanitarie competenti, con gli allevatori e con i consumatori, anche al fine di fornire informazioni chiare, trasparenti e basate su solide evidenze scientifiche riguardo ai potenziali rischi connessi al consumo di latte crudo e alle corrette modalità per un suo consumo sicuro. A questo proposito, Fnovi ricorda che presso il Ministero della Salute è stato istituito un tavolo tecnico con il compito di valutare alcune problematiche derivanti dal consumo di prodotti lattiero caseari ottenuti con latte crudo.
Siamo convinti che un approccio equilibrato e responsabile, fondato sulla scienza, su una comunicazione chiara e trasparente e sulla sinergia tra tutti gli attori della filiera, rappresenti in un’ottica One Health la strategia più efficace per tutelare la salute pubblica senza arrecare danni ingiustificati a un comparto zootecnico che, operando nel pieno rispetto delle normative, è in grado di offrire ai consumatori prodotti di elevata qualità.
Fnovi si conferma pienamente disponibile per un confronto costruttivo con le autorità competenti e con la comunità scientifica, con l’obiettivo condiviso di garantire la massima sicurezza alimentare per tutti i cittadini”.
16 maggio 2025