
Il progetto iSafe Graze torna a far parlare di sé. Dopo la sua presentazione, avvenuta a Palermo all’inizio di questo anno (gli abbiamo dedicato un articolo il 14 febbraio), in occasione del Seminario Sipaoc, l’attività prosegue secondo il programma di divulgazione, che ha fatto tappa a Capizzi, in provincia di Messina, presso tre delle aziende agricole partner del progetto: quelle di Angela, Antonio e Giacomo Scinardo.
Il progetto, innovativo nella gestione zootecnica e nella realizzazione di prodotti caseari caprini, prevede una dettagliata mappatura dei pascoli – dislocati nel Parco delle Madonie – in ragione della loro produttività e di un’oculata gestione e pianificazione del territorio. A supportare le attività è previsto l’uso di immagini satellitari ad alta risoluzione, che consentirà di monitorare la produttività di specifiche aree pascolive in ragione della loro resa unitaria (chilogrammi di sostanza/ettaro) nel tempo.

“Il progetto”, spiegano i ricercatori, “unisce alta tecnologia e sostenibilità ambientale con l’obiettivo di ottimizzare la qualità delle produzioni e la gestione dei pascoli, elementi essenziali per il benessere animale e la tutela dell’ecosistema. In particolare “la specie caprina”, proseguono gli studiosi, “è in grado di valorizzare gli areali destinati al pascolo grazie alla loro elevata capacità di digerire alimenti grossolani, e quindi di fornire – sia per unità di superficie che per unità di peso vivo – produzioni proporzionalmente più elevate rispetto ad altre specie”.
Finanziato nell’ambito del Psr (Programma di Sviluppo Rurale) Sicilia 2014-2022 (misura 16 Cooperazione, sottomisura 16.1), il progetto vede la partecipazione di diverse realtà siciliane in sinergia con l’Università degli Studi di Messina. Oltre alle suddette aziende agricole il gruppo operativo comprende la società agricola Petra di Emanuele Termini (allevamento capre autoctone, trasformazione del latte in formaggi innovativi, ecc.) in qualità di capofila e l’azienda Mangimi Di Pasquale (progettazione, produzione, fornitura e ottimizzazione di mangimi composti integrati innovativi). Il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Messina partecipa come Ente Pubblico di Ricerca, garantendo un supporto scientifico di alto livello, mentre il Dr. Giuseppe Di Bella ricopre il ruolo di “innovation broker” (un intermediario che opera nel campo dell’innovazione; agevola enti di ricerca e imprese e offre visibilità ai risultati).
La prima giornata dedicata alla divulgazione si è così svolta nei presso le aziende Scinardo di Capizzi, offrendo agli operatori dell’informazione la possibilità di osservare da vicino le innovazioni introdotte dal progetto. Durante i lavori sono stati illustrati gli strumenti adottati per il monitoraggio intelligente dei pascoli, l’ottimizzazione dell’alimentazione animale e la gestione sostenibile delle risorse foraggere. Grande interesse ha suscitato l’integrazione di sistemi digitali e sensoristica applicata agli allevamenti, con l’obiettivo di aumentare la redditività delle aziende, migliorare le condizioni degli animali e ridurre l’impatto ambientale delle attività pastorali.
Sabato 28 giugno tappa a Petralia Sottana
Il percorso di divulgazione e condivisione proseguirà con una seconda giornata di presentazione prevista per sabato 28 giugno presso la società agricola Petra di Petralia Sottana. L’evento sarà l’occasione per proseguire il confronto tra ricerca, imprese e istituzioni, e approfondire i risultati raggiunti da iSafe Graze. “Il progetto”, hanno spiegato gli organizzatori, “si inserisce in un contesto di forte valorizzazione delle aree montane delle Madonie, portando un modello replicabile di gestione pastorale basato su tecnologie intelligenti, tradizione rurale e rispetto per la biodiversità”.
Le aziende agricole della famiglia Scinardo
Le aziende agricole della famiglia Scinardo, con sede a Capizzi, si trova nel cuore dei Monti Nebrodi ed è una realtà per l’appunto a conduzione familiare che ha mosso i primi passi negli Anni ’70. L’azienda si estende su oltre 400 ettari tra le province di Messina e Catania e include l’agriturismo Montesoprano, situato a circa 8 chilometri da Capizzi. L’azienda agricola zootecnica si dedica alla produzione di carni e formaggi, preservando la genuinità e il benessere degli animali, allevati al pascolo.
La struttura ricettiva – composta da venti camere, un centro benessere, una palestra e una piscina panoramica – propone un’esperienza immersiva nella natura e nella tradizione culinaria siciliana. La gestione è affidata alla terza generazione degli Scinardo: Giuseppe, medico veterinario, la moglie Santina, economista, e i figli Angela, Antonio e Giacomo, laureati in Giurisprudenza e Agraria, che portano avanti con passione l’eredità familiare.
L’azienda ha già intrapreso in passato delle collaborazioni con l’Università degli Studi di Messina, al fine di sviluppare prodotti caseari innovativi, tra cui un formaggio caprino con proprietà salutistiche. La produzione aziendale include formaggi tradizionali come canestrato, primo sale, provola e ricotta, realizzati secondo metodi artigianali. Negli ultimi anni, la famiglia Scinardo ha ampliato la propria attività aprendo alcuni ristoranti a Milano, con l’obiettivo di portarvi alcuni tra i sapori più autentici della propria terra.
20 giugno 2025
Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito web del progetto