Trentino: malghese e due sindaci indagati per un caso di Seu del 2023

Malga Nuova di Coredo
foto Provincia autonoma di Trento©

Un altro caso di Seu (Sindrome Emolitico Uremica) è al centro della cronaca di questi giorni, a seguito della chiusura delle indagini preliminari da parte della Procura di Trento, relativamente al caso di una bambina di due anni che nel giugno del 2023 consumò un pasto assieme ai propri genitori, presso il ristorante di Malga Nuova di Coredo (dal 2022 pubblicizzata sul sito web “Il Trentino dei Bambini”), in Val di Non.

Nelle ore seguenti a quell’episodio la piccola manifestò sintomi di malessere sempre più acuti, sino al ricovero in una struttura ospedaliera locale. Da qui, visto il complicarsi della situazione, la bambina venne trasferita nel reparto di terapia intensiva della clinica pediatrica dell’Ospedale di Padova, dove le venne diagnosticata la Seu, con un quadro complessivo assai critico, riguardante la compromissione delle funzionalità neurologica e renale.

Al delinearsi della grave situazione clinica, i genitori della piccola sporsero una regolare denuncia che innescò i relativi controlli, a cui seguirono il sequestro di 450 tome a latte crudo e della sorgente “Presa Malga”, contaminate da escherichia coli. A supportare la Procura nell’espletamento delle indagini, oltre ai locali Nas dei Carabinieri, hanno operato l’Izsler (Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Emilia Romagna e Lombardia) di Brescia e l’Iss (Istituto Superiore di Sanità) di Roma.

Gravi le contestazioni mosse a malghese e sindaci

Con la chiusura delle indagini, avvenuta sabato scorso, 21 giugno, gli iscritti nel registro degli indagati sono tre: il malghese gestore della struttura, Igor Rizzardi, e due sindaci del Comune di Predaia: l’attuale, Giuliana Cova, in carica dal 2020, e il suo predecessore (2015-20), Paolo Forno.

Molte e gravi le contestazioni che il magistrato titolare dell’inchiesta, la pm Maria Colpani, muove ai tre: le più serie a Rizzardi, che secondo gli inquirenti non avrebbe osservato il piano di autocontrollo aziendale Haccp (analisi del latte non eseguite) e avrebbe eluso gli obblighi relativi alle condizioni igieniche degli animali, del caseificio e dei prodotti. Per lui l’accusa principale è quella di lesioni colpose ai danni della bambina, che a due anni dai fatti versa ancora in condizioni di salute critiche. Il Rizzardi dovrà rispondere anche di commercio di sostanze alimentari nocive, relativamente alle 450 tome contaminate e dello stato sanitario compromesso delle bovine.

Ai due sindaci invece vengono contestate le ipotesi di omissione di atti d’ufficio e di aver consentito il commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterate: due reati colposi relativi alla salute pubblica, causati dell’omissione delle analisi chimico-fisiche dell’acqua e alla mancata ristrutturazione della struttura ospitante la sorgente “Presa Malga”, da cui Malga Nuova attinge l’acqua. Tale dolo avrebbe causato l’erogazione di acqua non potabile, ovvero contaminata dai batteri dell’Escherichia coli.

Gli indagati hanno ora venti giorni di tempo per farsi interrogare, volendo, dalla Dr.ssa Colpani e per depositare eventuali memorie difensive.

27 giugno 2025