Di tanto in tanto il formaggio viene utilizzato per gli usi più insoliti, a volte apparentemente strani e senza un motivo. Attorno ad esso, o su di esso, il mondo della scienza ha talvolta eseguito delle ricerche inaspettate, spesso sollecitate dalla stessa industria lattiero-casearia per dimostrare qualcosa di positivo, altre volte per interessi opposti, alcuni studi hanno visto ordire trame oscure attorno ai valori dei derivati del latte.
Stavolta invece si tratta di un uso inaspettato, dal momento che un gruppo di entomologi spagnoli ha usato del Camembert come esca per scovare un insetto mai visto prima. La microscopica creatura – lunga 0,6 mm – ha trovato il suo habitat ideale nelle fessure più impraticabili di una grotta del Turkmenistan, una delle repubbliche nate dallo scioglimento dell’Urss alla fine del 1991.
Gli studiosi, appartenenti alla Universidad de Alcalá. e guidati dal biospeleologo Alberto Sendra, erano da tempo sulle tracce del piccolo insetto e dovevano in ogni modo riuscire a scovarlo, inducendolo ad uscire dagli anfratti più impraticabili della grotta – denominata Kaptarhana – ed è per questo che hanno escogitato di attrarlo con del cibo. Come già avvenuto in altre ricerche analoghe, come esche sono stati scelti del guano e della carne in via di decomposizione, che non hanno sortito il risultato desiderato. All’ennesimo tentativo – con un formaggio dal “carattere” deciso – ecco che l’escamotage ha dato i risultai sperati.
L’animaletto, appartenente alla famiglia dei Campodeidae, ordine dei Dipluri, non era mai stato individuato prima in altre parti del mondo, è stato denominato Turkmenocampa mirabilis, non ha occhi e si muove orientandosi grazie a due antenne, un breve corpo e due lunghe code.
Gli studiosi, impegnati sin dal 2015 nella regione in un gruppo di ricerca internazionale – che include i ricercatori Boris Sket, dell’Università di Lubiana, in Slovenia e Pavel Stoev, del Museo Nazionale di Storia Naturale in Bulgaria – hanno sottolineato come il sistema di burroni, pozze e fessure a cui la grotta Kaptarhana appartiene – situata nei monti Koytendag, nel Turkmenistan orientale – abbia un’estrema importanza per la presenza di molti insetti sinora sconosciuti e ancora in via di individuazione, e per la ricchezza di biodiversità animale ancora in gran parte da decifrare.
16 ottobre 2017
Chi voglia consultare lo studio (in lingua inglese), può raggiungerlo cliccando qui