"Benvenuta Coca Cola!" Conclude così la titolazione del suo ultimo articolo – sul sito web del Latte Nobile – Roberto Rubino, non senza essersi prima preoccupato di rivendicare al "suo" latte l'incontestabile ruolo di apripista in Italia nel mercato del latte di qualità reale. Il saluto di Rubino, e tutto il suo pezzo, son dedicati a quella che in campo lattiero-caseario è considerata la novità della settimana, o forse anche del mese: il "super-latte" che il gigante di Atlanta lancerà a breve sul mercato mondiale (leggi qui e qui).
Quando si pensa alla Coca Cola si fatica un poco a classificarla a pieno titolo nel settore alimentare – almeno noi qui fatichiamo molto a farlo – non trovando un nesso tra l'atto di ingurgitare qualcosa e l'idea di nutrirsi. C'è poco da fare però: ogni volta che lancia qualcosa sul mercato, la major statunitense riesce a raggiungere centinaia di milioni di compratori e il più sperduto villaggio del mondo. Salvo poi veder crescere, soprattutto in Occidente, la disaffezione di una sempre maggiore parte del mercato. E dover correre ai ripari con tutti i mezzi di cui la più alta scienza del marketing può dotarla.
Certo, la criticità è da tempo manifesta in ampie aree di un mercato che qualche domanda se l'è posta in tema di salubrità ed impatto ambientale. Tant'è che nella recente versione di Coca Cola Life (con stevia e zucchero per dolcificare) le lattine sono diventate verdi, per comunicare una natura "green" del prodotto, che di fatto non esiste, e – sempre per la medesima ragione – si è appreso che la presenza di Coca Cola all'Expo 2015 sarà caratterizzata da un avveniristico padiglione, interamente riciclabile, con tanto di super-presidio mediatico da farlo sapere forse persino agli aborigeni, che in genere la tv non la guardano. Le attenzioni dell'azienda per le tematiche verdi sono cresciute da quando le normative sanitarie dello Stato di California l'hanno costretta a ridurre (leggi qui) uno degli ingredienti della bibita: il 4-methylimidazole (sembra si stia parlando di un medicinale, o di una vernice, vero?, ndr) che sopra determinati livelli avrebbe obbligato il produttore ad inserire sulle confezioni un avviso "anticancro" (lo stato californiano ha leggi ferree in campo alimentare, ndr).
Da allora per l'azienda è iniziata una rincorsa imprevista: quella per tamponare le falle che via via il riflusso di parte del mercato stava aprendo, onde evitare che le stesse si trasformassero in voragini. In Europa come negli Usa i problemi si fanno vieppiù sentire, tant'è che nel nostro Paese negli ultimi anni la compagnia è più volte ricorsa a drastici tagli dell'occupazione (leggi qui). La risposta del colosso alle varie crisi che lo hanno investito negli anni è sempre stata quella dei tagli indiscriminati, delle politiche locali arrembanti – complici molti governi che si son resi disponibili a concedere molta, moltissima acqua, per piccoli vantaggi economici – ma anche del pressing pubblicitario e della diversificazione della proposta. La lista dei prodotti che Coca Cola Hbc Italia distribuisce nel nostro Paese conta centinaia di articoli (leggere per credere: qui lo sterminato elenco). Il nuovo super-latte sarà solo uno di quelli. «Con meno zuccheri, più calcio e più proteine», assicura il dirigente Sandy Douglas, che ne ha curato il lancio alla stampa. Bisognerà vedere quale calcio e quali proteine, e soprattutto quali utilità ne dovrebbe trarre il consumatore dal punto di vista nutrizionale.
Una cosa è certa, nell'incertezza che accompagna i primi giorni dopo il lancio, e i molti legittimi dubbi: le associazioni dei consumatori e la stampa consumerista attenderanno con pazienza il nuovo prodotto al varco. E non è detto che le analisi chimico-fisiche che se ne potranno fare non appanneranno lo sgargiante smalto con cui sicuramente verrà proposto anche in Italia.
1 dicembre 2014
Una selezione di articoli sulla Coca Cola
(titoli riadattati):
La questione dell'acqua:
Lifegate – India: Coca Cola costretta a fermare l'estrazione dell'acqua
Prima Pagina – L'accaparramento dell'acqua sul pianeta
Verona Sera – Coca Cola paga troppo poco l'uso dell'acqua locale
Altro
Il Fatto Alimentare – Acqua vitaminizzata: la Coca Cola deve cambiare etichetta
Il Fatto Alimentare – Pubblicità Coca Cola: censurato lo spot
Tm Crew – La storia nera di Coca Cola
Olistica – Educazione alla salute: Acqua vs. Coca Cola