Uro al capolinea: abbattute le ultime vacche del Terzo Reich

Bovini di razza Auroch - foto Creative Common License - 4028mdk09©La manipolazione genetica dei bovini è attività ben nota a chi si occupi di zootecnia: basti pensare a certe razze iperproduttive "figlie" di una scienza altamente vocata all'affarismo. Una scienza che da oltre mezzo secolo va a braccetto con la peggiore industria del latte e del formaggio: quella che punta a produrre quantità anziché qualità, e che non si pone problemi se una vacca da 50 litri al giorno "scoppierà" in tre o al massimo quattro anni. Allo stesso modo di quella, è esistita ed esiste un'altra scienza dedita alla creazione di altri mostri animali, siano essi cani esasperatamente vocati alla difesa o al combattimento o – ancora una volta – bovini.

Per quanto il tempo (e l'ibridazione dei soggetti) possa giocare un ruolo nell'attenuazione di certi fattori quali l'aggressività, accade ancora oggi di imbattersi in storie come quella accaduta all'inizio dell'anno all'allevatore britannico Derek Gow. Questi, a seguito di mille disavventure vissute con la propria mandria di bovini, si è visto costretto a far sopprimere sette delle sue tredici vacche, divenute troppo pericolose per sé stesso e per i suoi suoi collaboratori.

Gli animali, presenti da anni nell'azienda di mister Gow, a Broadwoodwidger (Devon), avevano tentato più volte di aggredire il proprio allevatore, che alla fine si è visto costretto a intraprendere la soluzione più estrema. La vicenda è solo apparentemente anomala, nel senso che le vacche in questione sarebbero le dirette discendenti dei bovini di razza "Heck", selezionati ai tempi del nazismo per fini propagandistici.

Il monumento all'ultimo Uro, scomparso nel 1627 in Polonia - foto Creative Common - Meteor2017©A detta delle cronache anglosassoni dei giorni scorsi, le vacche dell'allevamento Gow discendono dalle superstiti di un programma di selezione genetica voluto attorno agli Anni Trenta dalle alte gerarchie naziste (secondo alcune fonti da Adolf Hitler in persona). Partendo da alcuni esemplari riconducibili alla razza Auroch, caratterizzati da una straordinaria aggressività e da corna poderose, l'attività di selezione venne affidata dai nazisti ai fratelli Lutz e Heinz Heck, che avviarono il loro lavoro incrociando le razze bovine più primitive, nel tentativo di "ricostruire" il "bovino primordiale", l’uro selvatico che la leggenda vuole essersi estinto in una foresta polacca nel 1627.

I tredici esemplari, ridotti ora a sei, provenivano dalla riserva naturale di Oostvaardersplassen, in Olanda, ed erano sopravvissuti alla decisione dei nazisti di sopprimerli, nel tentativo di far sparire ogni traccia del progetto, con l'approssimarsi della caduta del Terzo Reich.

Fatti i debiti distinguo in merito alle più contenute dimensioni, in quei bovini Gow aveva visto «una straordinaria somiglianza con gli animali presenti nei graffiti rupestri di Altamira e Lascaux». All'allevatore anglosassone restano adesso ben poche speranze di perseguire il suo proposito di mantenere in vita la razza bovina "assassina". È più probabile che la storia termini con una ultima grande grigliata, per verificare se l'aggressività di questi animali abbia qualcosa a che spartire con la bontà delle loro carni.

12 gennaio 2015

per approfondire:

Sul Bos Taurus Primigenius, clicca qui

Sul bovino di razza Auroch, clicca qui (in lingua inglese)

Sulla razza bovina selezionata dai fratelli Heck, clicca qui (in lingua inglese)