Il pascolo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga potrà godere in un futuro non lontano di principi comuni e innovativi, che aiuteranno ad attualizzare e ad armonizzare gli attuali regolamenti spesso datati e troppo spesso poco adeguati ai nostri tempi. Le nuove linee-guida per la disciplina dei pascoli nell’area protetta sono infatti state definite nel corso del recente Workshop plenario svoltosi ad Assergi la scorsa settimana.
Grazie ad esse, il progetto "Life – Praterie” ha così raggiunto un ambizioso e cruciale obiettivo, mantenendo gli impegni assunti nei confronti della Commissione Europea, che finanzia il progetto, realizzando gli interventi programmati per potenziare le infrastrutture di pascolo, migliorare la fruizione turistica del territorio e garantire una più duratura conservazione degli habitat e della biodiversità nei prati pascoli.
Stando a quanto ha comunicato l'ente del Parco, "la soddisfazione dei tanti attori è stata corale: allevatori, amministratori di comuni, province, regioni, Asbuc (Associazione Beni Uso Civico), Corpo Forestale dello Stato, Asl veterinarie, Ente Parco e staff del progetto, hanno portato il loro contributo concreto e prezioso, partecipando assiduamente ai numerosi incontri che hanno fin qui costellato il processo partecipativo avviato nel novembre 2013".
E così la gran parte dei Comuni territorialmente coinvolti si è impegnata a recepire le linee-guida definite, così da poter redigere i propri regolamenti di pascolo, che terranno comunque conto delle specificità territoriali ma che avranno il valore aggiunto di essere armonizzati tra di loro. «È importante avere regole comuni», ha sottolineato il consigliere Domenico Panone, in rappresentanza del Comune di Barisciano «così come è importante ritornare come operatori ad occuparci del territorio, ciascuno per le proprie competenze e possibilità».
L’Università degli Studi di Perugia, che ha dato forma giuridica al materiale raccolto nel corso degli incontri, si è resa disponibile a continuare a collaborare con il progetto in forma gratuita, assistendo i Comuni nella fase di redazione dei Regolamenti di pascolo. Da sottolineare, infatti, il grande interesse scientifico e culturale per l’esperienza del Parco Gran Sasso – Monti della Laga, «perché», ha sottolineato Fabiola De Toffol dello Studio P3 Poliedra, «una cosa del genere non è mai stata fatta in Italia. Di certo non si sarebbe riusciti a sbrogliare problematiche tanto complesse senza l’apporto degli allevatori e di tutti gli attori che operano sul territorio, ovvero senza il processo partecipativo. È un risultato d’eccellenza, ottenuto non come Parco ma come territorio».
Le linee guida, come è stato più volte rimarcato negli incontri, sono uno strumento consegnato al territorio al fine di migliorare le pratiche di pascolo, in armonia con le esigenze collettive di conservazione. "I regolamenti che ne scaturiranno", è stato assicurato dall'Ente Parco in un comunicato stampa, "saranno sperimentati già a partire dalla prossima stagione di pascolo e valutati sul breve-medio periodo (una o due stagioni di pascolo) per essere poi sottoposti", come stabilito dal progetto, "ad una valutazione a posteriori, per essere eventualmente perfezionati nel corso dei successivi incontri partecipativi".
23 giugno 2015