Niente incidenti con le mandrie: la Google-car li saprà evitare

La nuova Google car - foto Google Inc.Ci sono un’infinità di notizie sulla stampa quotidiana locale, che passano giustamente inosservate ai più. Tra quelle che capitano spesso nella nostra rassegna stampa quotidiana, uno dei primi posti è occupato dai problemi generati al traffico automobilistico da animali in libertà. Si tratta per lo più greggi di ovini che – transumando transumando – giungono a congestionare il traffico di qualche periferia urbana o, peggio ancora, di vacche che nel corso di improbabili attraversamenti stradali causano incidenti a volte gravissimi.

Pare che qualcuno nel progettare la prima autovettura “senza guidatore”, presentata nei giorni scorsi dalla Google Inc. di Mountain View, abbia pensato anche a questo. Il brevetto dello specialissimo veicolo prevede quindi anche che le Google-car potranno evitare bovini e altri ostacoli. 

Dopotutto un’auto senza guidatori può anche incappare in problemi imprevisti, e siccome nessuno sarà alla sua guida i progettisti hanno voluto tenere in considerazione persino questa ipotesi, remota sì, o assai remota, ma in certi territori non del tutto improbabile.

Con questo fine, la Google ha così deciso di depositare una specifica richiesta di brevetto allo United States Patent and Trademark Office. Gli studi compiuti dagli ingegneri della Google Inc. hanno preso in esame proprio l’attraversamento di bovini in situazioni anche di scarsa visibilità, tant’è che nella presentazione alla stampa sono stati forniti disegni raffiguranti (vedi qui sotto) esemplari di questa specie in ambito stradale, nel momento del transito del mezzo.

Uno dei grafici con cui i progettisti della Google Inc. hanno spiegato che la loro autovettura senza autista saprà evitare ostacoli improvvisi, come potrebbero essere dei bovini“Anche se”, – è stato precisato, “questi animali stanno a rappresentare qualsiasi altro ostacolo di dimensioni e peso rilevanti” che potrebbe pararsi sul percorso della vettura anche all’improvviso. La soluzione è stata affidata ad un sensore posizionato sul tettuccio e ad un computer di bordo in grado di rilevare la presenza di ostacoli, il loro volume, la distanza, la velocità e la direzione di movimento. Meno pericoloso il caso in cui l’ostacolo fosse del tutto fermo, ma niente affatto semplice da risolvere. In questo ultimo caso, il terminale presente sulla Google Car invierà in tempo reale dati e immagini al centro di assistenza, in cui un essere umano si occuperà di sbloccare la situazione, facendo scartare l’ostacolo a destra o sinistra, o magari consigliando un percorso alternativo.

Vacche e pecore difficilmente lo verranno a sapere, ma un domani forse le loro vite potrebbero essere un poco più al sicuro di oggi.

20 aprile 2015