Nasce al MICheeseAS il sodalizio tra scienza e produzioni rurali

5 settembre 2009 – Bilancio positivo per il convegno internazionale “MICheeseAS” (Methods and Issues in Cheese Authenticity Studies), che ha chiuso oggi i battenti presso i locali dell’Hotel De La Ville di Avellino dopo tre giorni di intensi impegni e interessanti contributi, grazie alla partecipazione di alcuni tra i massimi esperti caseari italiani e stranieri.

Il convegno, organizzato per garantire e mantenere un impegno continuo e costante a favore della promozione e dello sviluppo della formazione scientifica, ha avuto come obiettivo principale la diffusione delle conoscenze riguardanti la qualità degli alimenti e le loro caratteristiche, in relazione alla loro salubrità, tanto per l’uomo quanto per gli animali.

I lavori di MICheeseAS sono stati chiusi questa mattina con la tavola rotonda su “Autenticità e rintracciabilità dei formaggi, aspetti tecnici, economici, legislativi e sociologici”, nel corso della quale il presidente della Provincia di Avellino, Cosimo Sibilia, ha tenuto a precisare che «l’agricoltura rappresenta per la nostra amministrazione una vera priorità, per un territorio particolarmente vocato come quello irpino. È nostro obiettivo mettere in piedi iniziative e interventi che vadano da un lato nella direzione del sostegno all’agricoltura intensiva e dall’altro nella promozione delle eccellenze. Abbiamo scommesso su questo settore e la conferma arriva dall’individuazione del professor Coppola (Raffaele Coppola, direttore dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del Cnr, ndr) come assessore al ramo».

Nel suo intervento Sibilia si è inoltre soffermato sulla possibilità che le attività agricole facciano da regolatore ambientale in un’ottica di tutela delle risorse naturali, in primo luogo idriche e per la prevenzione del dissesto idrogeologico.

In rappresentanza della Regione Campania è intervenuto poi Alfonso Tartaglia, dirigente dello Stapa Cepica (Settore Tecnico Amministrativo Provinciale di Avellino), che ha illustrato l’ampia panoramica delle misure accessibili dalle aziende agricole e turistiche rutrali. «È compito delle imprese», ha sottolineato Tartaglia, «mostrare dinamismo e vivacità per captare questi finanziamenti. La Regione Campania fa la sua parte, esprimendo il massimo impegno possibile per sostenere le attività agricole». «La scommessa», ha proseguito Tartaglia, «adesso è rappresentata dal Piano di Sviluppo Rurale, ma anche dai Progetti Integrati di Filiera, che per l’Irpinia possono essere rappresentati non solo dalla vitivinicoltura, ma anche dalla zootecnia, senza dimenticare il ruolo importante rappresentato dalle attività di ricerca e di alta formazione». «A breve», ha concluso il dirigente regionale, «lanceremo il progetto delle Strade dei Formaggi, percorsi che mettono in rete i produttori lattiero-caseari attraverso itinerari costruiti ad hoc».

Dopo aver ringraziato di cuore il professor Coppola «per aver saputo creare, con questo evento internazionale, un sodalizio virtuoso tra il mondo della scienza e quello delle produzioni», Vito Amendolara dell’Ismecert (Istituto Mediterraneo di Certificazione Agroalimentare), è entrato nel vivo della discussione, toccando le tematiche dei controlli, della qualità reale e dell’autenticità dei prodotti. Questioni forti e sempre più pressanti, che non possono essere che valutate con gli occhi del consumatore. «Vanno dati al consumatori», ha detto Amendolara, «tutti i dati necessari per farsi un’idea e decidere se consumare o no. Solo in questo modo il consumo diventa un vero e proprio atto di libertà».

Nel corso dell’incontro, poi, si sono alternate esperienze legate a vari territori italiani particolarmente vocati per produzione di formaggi. E ancora contributi scientifici e accademici sul tema dei controlli e della tracciabilità delle produzioni.

La tavola rotonda su “Autenticità e rintracciabilità dei formaggi, aspetti tecnici, economici, legislativi e sociologici” è stata coordinata dalla giornalista Marianna Borea della Rai – Radiotelevisione Italiana, e ha visto inoltre gli interventi di Raffaele Coppola, direttore dell’Isa-Cnr, Roberto Rubino, presidente dell’Anfosc (Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo), Maria Sarnataro, delegata dell’Onaf di Salerno, Andrea Di Porto, ordinario di Giurisprudenza presso l’Università “La Sapienza” di Roma; Mario Zena del Csqa (Centro Selezione Qualità Agroalimentare) di Molfetta (Bari) e Benito Bartemucci dell’Ispettorato Centrale per il Controllo di Qualità Alimenti.

L’evento è stato organizzato da Formica Onlus, associazione per la formazione, il miglioramento e l’innovazione in campo alimentare, in collaborazione con l’Isa-Cnr (Istituto di Scienze dell’Alimentazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche).

Formica Onlus (presieduta da Raffaele Coppola, vice presidente Eugenio Parente, tesoriere Maria Aponte) si propone di fare da ponte fra il mondo delle Università e della ricerca (la maggior parte dei suoi associati sono docenti universitari) e il mondo della produzione, delle imprese e della società civile, per mettere in rete competenze ed entusiasmi per i suoi scopi sociali.

Tra le azioni dell’associazione, meritano menzione l’impegno per la promozione e la diffusione di metodi di produzione e trasformazione degli alimenti ecosostenibili e a ridotto impatto energetico, la promozione e la garanzia della sicurezza alimentare (intesa nel duplice significato di “food safety” e “food security”, in particolare per popolazioni in ritardo di sviluppo e di comunità o persone in difficoltà), la riduzione dell’inquinamento mediante il recupero e la valorizzazione dei sottoprodotti e scarti del settore agro-alimentare, la promozione e il patrocinio di azioni scientifiche, culturali e sociali (finalizzate alla tutela e valorizzazione della natura, dell’ambiente e all’educazione alimentare, con particolare attenzione alle caratteristiche microbiologiche, igieniche, nutrizionali e di interesse salutistico per l’uomo e gli animali delle produzioni agro-alimentari attraverso la corretta gestione, la conservazione, la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali anche in collaborazione con soggetti pubblici e privati e con realtà operative ed economiche nel settore agro-alimentare) e l’attività di formazione e d’istruzione (anche in concorso con altri soggetti, strettamente connesse ai temi della tutela dell’ambiente e della natura, della produzione e trasformazione ecosostenibile di alimenti e della sicurezza alimentare, destinate ad arrecare benefici esclusivamente a soggetti svantaggiati in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari).

Per maggiori informazioni: http://www.formicaonlus.org/