Più latte, frutta e verdura nel futuro dei cittadini dell’Ue

foto: Europarlamento©Latte, frutta e verdure saranno, domani più di oggi, alla base dell’alimentazione degli europei. È ciò che si prefigge il programma dell’Ue, che riguarda l’alimentazione dei ragazzi nella scuola dell’obbligo, e che dà la priorità al consumo dei prodotti freschi e locali, con un incremento dei fondi stanziati, che passano da 230 a 250 milioni di euro per l’anno scolastico in corso, 27 dei quali saranno destinati all’Italia.

Il programma rappresenta una delle più importanti azioni educative messe in campo a livello comunitario per invertire il calo dei consumi di questi alimenti, per contrastare la diffusione di regimi alimentari errati e il derivante fenomeno dell’obesità infantile, e per incoraggiare i giovani europei ad un’alimentazione sana, alla conoscenza e al consumo dei prodotti della propria terra.

Dal primo agosto del 2017, poi, i bambini europei fra i sei e i dieci anni a scuola non solo consumeranno latte, verdura e frutta, grazie a fondi comunitari, ma potranno anche visitare una fattoria e impareranno come mangiare sano e senza sprechi. Queste le novità del programma scolastico europeo di alimentazione per gli istituti scolastici, che è stato approvato a larga maggioranza martedì scorso 8 marzo dall’Europarlamento (584 favorevoli, 94 contrari, 32 astenuti) e che ora attende il via libera del Consiglio dell’Ue.

Gli Stati membri, che partecipano al programma su base volontaria, dovranno fare di più sul fronte di un’educazione alimentare sana e per promuovere l’agricoltura biologica, le filiere alimentari locali e la lotta contro gli sprechi alimentari. Ad avere la priorità saranno, come detto, i prodotti freschi e locali, a discapito di quelli trasformati, quali zuppe, composte, succhi di frutta, yogurt e formaggio. Quest’ultimo potrà essere distribuito solamente in aggiunta a frutta fresca, verdura e latte, oppure a latte senza lattosio.

Un altro criterio introdotto, riguarda l’esclusione dei prodotti contenenti zuccheri e dolcificanti aggiunti, mentre i prodotti con basse quantità di sale, zucchero e grasso riceveranno finanziamenti comunitari solo in casi eccezionali e dopo il vaglio delle autorità sanitarie nazionali. «Siamo riusciti», ha dichiarato il commissario europeo all’agricoltura, Phil Hogan, «ad avere un accordo equilibrato per la prosecuzione del programma, utilizzando fondi Ue destinati ad un settore in particolare difficoltà».

Come in tante cose la scuola darà un indirizzo; toccherà poi alle famiglie, laddove ce ne sarà sensibilità e cultura, far capire ai ragazzi che non tutto il latte è uguale.

14 marzo 2016