Se lo slogan "Italians do it better" è a volte utilizzato a sproposito da chi produce latte (con i mangimi non è affatto buono), se è vero – com'è vero – che il buon latte, a prescindere da dov'è prodotto, è quello delle vacche alimentate principalmente ad erba e fieno, i buoni produttori di latte possono confidare nella possibilità di veder confezionato presto il proprio prodotto in contenitori biodegradabili al 100%.
A dare loro questa bella prospettiva è una piccola rivoluzione operata nel settore del packaging dall'italiana Bio-on, in collaborazione con uno dei principali centri di ricerca e innovazione nell'uso di carta e plastica per il confezionamento degli alimenti. Grazie ad un progetto congiunto, avviato nel 2015, sono stati realizzati di recente e per la prima volta contenitori "tipo tetrapak", unendo cartoncino e bioplastica, nella fattispecie il cosiddetto "grado speciale EC (Extrusion Coating)" del biopolimero Minerv Pha, sviluppato dalla Bio-on.
Per raggiungere questo straordinario risultato i ricercatori dei due laboratori hanno sostituito il polietilene contenuto negli attuali imballaggi, mantenendo tutte le caratteristiche di impermeabilità, e per la prima volta nella storia è stato creato un materiale totalmente biodegradabile in natura e di origine rinnovabile che potrà essere smaltito nella raccolta differenziata in modo facile e sicuro.
Il progetto Minerv PHA Extrusion Coating, lanciato da Bio-on alla fine nel 2015, ha lo scopo di realizzare formulazioni specifiche, ecosostenibili e per la prima volta completamente biodegradabili, per realizzare accoppiati con carta senza l'utilizzo di pellicole, ma fondendo direttamente il bio polimero sulla carta attraverso un processo di estrusione senza rinunciare a funzionalità ed estetica del prodotto finale.
Basata sul rivoluzionario bio polimero Bio-on, biodegradabile in natura al 100% e già testato in decine di applicazioni, dall'automotive, al design fino al biomedicale; Minerv PHA EC (Extrusion Coating) è sicura e particolarmente adatta all'uso alimentare.
"Siamo estremamente felici di presentare questo importante prodotto nato dalla collaborazione con il Prof. Jurkka Kuusipalo della Tampere University of Technology Finlandia, che ha realizzato il più alto numero di sviluppi tecnologici nella storia del packaging alimentare del settore food&beverage – spiega Marco Astorri, Presidente di Bio-on S.p.A. – assieme dimostriamo che è possibile sviluppare nuove funzionalità nell'uso dei bio polimeri PHAs in decine di articoli".
"È una grande sfida scientifica – dice il Prof. Kuusipalo della Tampere University of Technology Finlandia – poter creare nuovi prodotti con un materiale ecosostenibile di origine completamente naturale. Da oltre 20 anni analizzo e sperimento tutti i materiali plastici uniti a carta e cartoncino. Il grande interesse che sta vivendo il settore del packaging, ci impone nuovi traguardi per un "domani" totalmente ecosostenibile. Il PHAs realizzato da Bio-on è molto versatile e ci permettere di raggiungere prestazioni mai viste prima d'ora. Poterlo fare con prodotti completamente naturali ci porrà all'avanguardia della ricerca e sviluppo nei prossimi decenni".
Le bio plastiche di Bio-on sono ottenute da fonti vegetali rinnovabili, anche di scarto, senza alcuna competizione con le filiere alimentari, e sono al 100% biodegradabili in natura. "Abbiamo scelto di lavorare con Tampere University of Technology Finlandia – spiega Astorri – perchè molto orientati alla produzione industriale.
Stiano attenti però i consumatori: non è detto una confezione ecologica (che a noi piace tantissimo, ndr) contenga necessariamente un buon prodotto. Anzi, il rischio – forte – è che i non pochi "furbetti del latticino" si determinino ad utilizzare questa nuova risorsa per veicolare messaggi falsi e fuorvianti. Occhi aperti, quindi, e… buon latte a tutti!
18 aprile 2016
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