Progetto Noshan: mangime per animali dai rifiuti alimentari

foto AceCollegesAustralia©Ormai è cosa ben nota ai più: un terzo circa del cibo prodotto nel mondo per il consumo umano – centinaia di milioni di tonnellate annue – viene sprecato o gettato via. I prodotti ortofrutticoli presentano i tassi di spreco più rilevanti, comportando una grave perdita di risorse impiegate per produrli: dall'acqua al suolo, dall'energia alla manodopera e al capitale investito.

Il  progetto di ricerca Noshan, finanziato dall’Unione Europea, propone di trasformare i rifiuti agricoli in mangimi per ridurre la dipendenza dell’Europa dalle importazioni di questi prodotti, contribuendo al tempo stesso a creare nuovi posti di lavoro nella green economy, e in particolare nella raccolta e trattamento dei rifiuti e nella produzione di mangimi. Lo sviluppo del progetto ha permesso di scoprire che la sostituzione del 10% degli ingredienti presenti negli alimenti per animali con ingredienti derivati dai rifiuti alimentari ha un impatto positivo sulla sostenibilità della catena di produzione del mangime. In altre parole, la buona pratica rurale di destinare ai maiali gli avanzi della tavola pare sia riaffiorata nella mente di qualche luminare.

foto Muu-karhu© - Creative Commons LicenseL'équipe coinvolta nello studio – che riunisce istituti di ricerca, università, grandi aziende e Pmi del settore alimentare di Spagna, Belgio, Italia, Germania, Francia, Paesi Bassi e Turchia – ha iniziato nel 2012 a valutare il valore di diversi tipi di rifiuti, realizzando così una vera e propria banca dati di ingredienti potenzialmente introducibili nei mangimi. Al termine del progetto, previsto per la fine del 2016, i ricercatori dovrebbero poter individuare le migliori tecnologie per ricavare da ogni tipo di rifiuto le sostanze utili per l'alimentazione degli animali da reddito.

I processi di trasformazione elaborati all'interno del progetto punteranno a sostenere le aziende agroindustriali nel recupero delle calorie contenute negli alimenti e condurrà ad una sostanziale riduzione del consumo idrico, dal momento che i rifiuti alimentari risultano essere responsabili di più di un quarto del consumo mondiale di acqua dolce. All'interno del progetto Noshan si stanno inoltre studiando degli ingredienti funzionali per la produzione di mangimi derivati da rifiuti alimentari in grado di rispondere a criteri di salvaguardia della salute e di prevenzione di alcune malattie del bestiame.

9 maggio 2016