La montagna si avvicina alla città, e lo fa nel migliore dei modi: lo fa raccontandosi con un libro. Un libro ricco di informazioni e suggestioni che aiutano il lettore a capire la vita e il mondo di chi la montagna la vive per lavoro, e al tempo stesso per una scelta esistenziale: quella del pastore transumante.
Vivere in armonia con i propri animali, perennemente protesi alla ricerca di pascoli, di erba buona da mangiare, di nutrimento. E di libertà. È di questo e delle mille sfaccettature di cui questo si compone che "Storie di pascolo vagante" parla. A scriverlo, Marzia Verona, pastora e scrittrice alla sua settima fatica letteraria, che finalmente pubblica con un editore – Laterza – in grado di garantire la copertura nazionale e una distribuzione realmente capillare.
Belle le parole che al libro dedica la stessa casa editrice sul proprio sito web (clicca qui per acquistarlo): "In queste pagine, il racconto intenso e vivido di vite che scorrono lontane dai ritmi e dalle regole del presente, e che hanno molto da insegnare a noi uomini e donne contemporanei. Per i pastori erranti diverso è il modo di intendere il tempo, che scorre lentissimo nell’attesa..". Una presentazione che non manca di ricordarci che in questo mondo "…le giornate sono in funzione delle esigenze degli animali. Si impara un modo nuovo di leggere e rispettare il paesaggio e il territorio. Si vive consapevoli di avere delle responsabilità, perché chi guida le pecore deve scegliere sempre il cammino migliore".
L'intervista a Radio3
Al volume, giovedì scorso 15 settembre, ha dedicato un servizio "Fahrenheit", la trasmissione di Radio3 Rai che tratta della produzione libraria circolante nel nostro Paese. Com'è costume del programma si è trattato di un'intervista di approfondimento con cui il conduttore ha cercato di investigare un mondo sconosciuto ai più. Un mondo che false credenze e preclusioni di ogni sorta hanno avvolto in una cortina di stereotipi che il libro punta a rimuovere, pagina dopo pagina, proponendo al lettore la sostituzione di mille dicerie con altrettante verità e realtà.
Ed è proprio il conduttore, che nell'intervista (ascoltatela, basta cliccare sullo streaming qui sopra), con le sue domande (il lupo, la solitudine, etc.), fa capire quanto la città abbia ancora bisogno di comprendere, di avvicinarsi a questo mondo e di capirlo. Nella speranza che il futuro approccio del turista, dell'escursionista con i pastori, con i loro animali, con la loro vita, sia più rispettoso di quanto non sia oggi.
Da assidui ascoltatori di quel canale radiofonico, un ultimo inciso sulla trasmissione lo dobbiamo fare: ci ha colpito, in una trasmissione che da sempre apprezziamo, il rapido glissare su uno dei valori del pastoralismo transumante, quello del mantenimento del paesaggio che l'incessante brucar erba garantisce ad alcuni tra i più bei panorami d'Italia. Un tema a cui la stessa trasmissione ha dedicato e dedica sempre il giusto rilievo, che stavolta avrebbe dovuto essere ripreso e approfondito, e che invece e purtroppo è stato lasciato cadere nel nulla.
La scheda
Autrice: Marzia Verona
Titolo: Storie di pascolo vagante
Edizione: 2016
Collana: i Robinson / Letture
ISBN: 9788858125298
Argomenti: Attualità culturale e di costume
Pagine: 128
Prezzo: 14,00 €
(disponibile anche in ebook)
19 settembre 2016
Dal sito web della Laterza:
Storie di pascolo vagante, di Marzia Verona
"Dimentichiamoci il nostro modo di spostarci, le vie più brevi, il minor tempo possibile, il navigatore che ci guida. Non c’è una meta. Pascolo dopo pascolo, il gregge vagante è in cammino solo per soddisfare la propria fame prima che sia notte.
Marzia Verona ci accompagna in un viaggio sorprendente alla scoperta del mondo dei pastori nomadi, tra le pratiche antichissime della transumanza e del ‘pascolo vagante’. È un lungo cammino che parte dagli alpeggi in alta quota, scende lungo le valli per arrivare in pianura, sempre alla ricerca di erba per sfamare quotidianamente il gregge.
In queste pagine, il racconto intenso e vivido di vite che scorrono lontane dai ritmi e dalle regole del presente, e che hanno molto da insegnare a noi uomini e donne contemporanei. Per i pastori erranti diverso è il modo di intendere il tempo, che scorre lentissimo nell’attesa. Le giornate sono in funzione delle esigenze degli animali. Si impara un modo nuovo di leggere e rispettare il paesaggio e il territorio. Si vive consapevoli di avere delle responsabilità, perché chi guida le pecore deve scegliere sempre il cammino migliore.
Tra il fiume bianco delle greggi, l’appassionato richiamo a un altro modo di stare al mondo.
Il volume è acquistabile cliccando qui