Uno spettrometro del Crea di Lodi cambierà il mondo del formaggio

foto Pixabay©La tecnologia più avanzata si prepara a fare il suo ingresso nel mondo delle produzioni casearie. Ad accorgersene sono stati sinora i partecipanti ad "Agrogeneration – Seeds and Chips" svoltosi alla Fiera di Milano-Rho dall'8 all'11 maggio – dove la novità è stata presentata – e i lettori di Wired, l'unico quotidiano web che ne abbia sinora parlato.

L'innovazione, che potrebbe cambiare il mondo della produzione e della maturazione del formaggio, prende il nome di "CheckCheese" e si configura come uno spettrometro portatile in grado di monitorare l'intero ciclo del formaggio, dalla produzione della cagliata all'uscita dalla sala di stagionatura.

Messa a punto dal Crea-Flc di Lodi per conto del Consorzio del Parmigiano Reggiano, la tecnologia applicata al sistema è ancora in fase di sperimentazione. Di essa si sa che sarà dotata di un minuscolo banco ottico, di dimensione inferiore al centimetro e senza parti in movimento, in grado di raccogliere in pochi secondi a contatto con il prodotto, delle misurazioni con la tecnica della riflettanza diffusa.

Lo strumento, ingegnerizzato per essere utilizzato agilmente nelle celle di stagionatura, è costituito da un leggero sensore (60 grammi) a basso consumo energetico, installato su un’impugnatura ergonomica su cui è montato il pannello di controllo delle funzioni di misurazione. Un software dedicato – su cui al momento si conosce ben poco – gestisce lo strumento e raccoglie e immagazzina i dati spettrali in pacchetti rappresentativi dei singoli lotti produttivi, con lo scopo di sviluppare modelli per la caratterizzazione rapida e non distruttiva di forme intere di Parmigiano Reggiano.

A parlare del CheckCheese, dicevamo, è stato il bel quotidiano di Condé Nast dedicato alle nuove tecnologie. Per chi voglia saperne di più, cliccando qui si raggiunge il dettagliato articolo sullo strumento, la tecnologia applicata e l'avanzamento del progetto.

15 maggio 2017