Per i tanti che ne abbiano oramai sentore, arriva la conferma che a tavola ci si ammala più che per lo smog, e di gran lunga. Parola di Umberto Veronesi. Il famoso oncologo milanese ne ha parlato in un’intervista rilasciata alla giornalista Enza Cusmani, e pubblicata dal quotidiano Il Giornale sabato scorso 30 gennaio, alla vigilia del nuovo blocco domenicale del traffico deciso dalla giunta meneghina.
A fare scalpore, oltre che il quotidiano diretto da Vittorio Feltri abbia dato la parola a un intellettuale legato all’opposizione, è quel che Veronesi dice, raccontando che «il 30% delle neoplasie sono collegate all’alimentazione, mentre allo smog possiamo addebitarne dall’1 al 4%. Altro fattore di rischio sono le infezioni, come l’epatite B o C, alle quali si fa risalire il 18% di queste malattie».
Nell’articolo si fa poi riferimento alla dannosità dei prodotti industriali non salutari: a parlarne è Margherita Caroli, specialista in scienza dell’alimentazione e presidente dello European Childhood Obesity Group, secondo cui «un’assunzione eccessiva di grassi saturi che sono molto presenti nell’olio di cocco e olio di palma, favoriscono l’aumento del colesterolo e le malattie cardiovascolari». E dov’è che si trovano? «Nelle patatine, nelle merendine, e ovunque ci sia scritto sull’etichetta “olio vegetale”, che di vegetale non ha nulla».
2 febbraio 2010