Mentre l’Europa pare aver perso la sua poco convinta battaglia contro i “novel food”, inclusa la carne e i derivati di animali clonati, la Cina annuncia di lavorare alla produzione di latte simil-umano da vacche geneticamente modificate. A darne l’annuncio è stato Li Ning, direttore dei Laboratori Statali per le Agrobiotecnologie della China Agricultural University, a detta del quale i ricercatori hanno già creato una mandria di oltre duecento bovine «in grado di produrre latte che contiene le caratteristiche del latte umano», e aggiungendo che «la ricerca consentirà di ottenere le proteine sane del latte umano in un prodotto alla portata di tutti i consumatori».
Tra il serio e il faceto, lo scienziato ha poi aggiunto che «nella Cina antica solo l’imperatore e l’imperatrice potevano bere latte umano per tutta la vita, e questo fatto è ritenuto un simbolo di opulenza che potrà essere in futuro alla portata della gente comune». Nel rassicurare i cinesi circa l’utilità («aiuta a migliorare il sistema immunitario e il sistema nervoso centrale dei bambini») e la salubrità del prodotto, Li Ning si è infine soffermato a descrivere il gusto del latte gm prodotto, che, a sua detta, sarebbe «più intenso di quello del latte normale».
Secondo indiscrezioni di mercato, il latte simil-umano cinese potrebbe essere commercializzato entro due lustri, proprio in ragione di questa ufficializzazione, giunta dopo quasi due anni di studi.
2 aprile 2011