“Macchine da latte”: deflagra la polemica per il servizio del Tg1

Un'immagine tratta dal servizio del Tg1 delle ore 20 del 20 maggio scorsoLe polemiche ormai non hanno più preferenze mediatiche, rimbalzando dalle pagine di vari siti web ai giornali, ai profili più o meno privati di facebook . Ancora una volta qualcuno ha puntato il dito contro le stalle lager della zootecnia intensiva e ancora una volta chi ha interessi in quel settore ha alzato gli scudi, respinto le accuse, e parlato di informazione a senso unico, reclamando un presunto diritto di replica , rigettando ogni possibile critica.

Motivo del contendere è stato il bel servizio televisivo della collega Roberta Badaloni andato in onda col Tg 1 delle 20 del 20 maggio scorso, intitolato “Allevamenti da incubo“.

Certo, un titolo un po’ forte, e due minuti scarsi di giornalismo-verità che hanno tolto il velo alle pratiche aberranti di una zootecnia fortemente vocata a massimizzare le rese delle bovine da latte per incrementare gli utili, o – di questi tempi è più consono dirla così – semplicemente per sbarcare il lunario.

Poco importa che sia il successo o la crisi ad attraversare il settore: nessuna attenuante può essere concessa a chi infligga agli animali condizioni di vita così poco condivisibili. A contare e ad essere oggetto della denuncia è la barbarie di certi allevamenti, la crudeltà di una dimensione di vita indegna propinata a degli esseri viventi, e la discutibile qualità di un prodotto – il latte alimentare che ve ne deriva – pagato non certo per i propri nutrienti più nobili (Cla, Omega3, etc.) ma per i soliti due indici di valutazione industriale: proteine e grassi.

Enrico Moriconi, presidente dell'Avsp (Associazione Veterinari Salute Pubblica) (fonte Tg1 Rai)Nel servizio, che ha preso spunto da una denuncia del movimento animalista “Oltre la specie” e che ha fatto riferimento anche alle documentate asserzioni della Lav (Lega Anti Vivisezione), si è parlato di iperproduzioni, logiche del profitto, affollamento delle stalle e sofferenza animale, dando la parola al veterinario Enrico Moriconi (nella foto), presidente dell’Avsp (Associazione Veterinari Salute Pubblica), da anni impegnato nella lotta contro la barbarie perpetrata ogni giorno in migliaia di stalle lager del mondo.

Le tematiche, trattate in maniera ineccepibile e scevre da gratuiti sensazionalismi, hanno infastidito un sistema abituato a godere del colpevole ed incessante silenzio stampa assicurato dai media alle lobby. La cui preoccupazione unica pare sia quella di nascondere la verità agli occhi dei consumatori.

Ancora una volta, come già accadde con l’intervento di Roberto Rubino del Cra (Centro per la Ricerca in Agricoltura) contro le iperproduzioni delle vacche da latte, fatto ad Unomattina (Rai Uno) nel febbraio del 2009, la reazione delle lobby è violenta e rabbiosa, ma questa volta c’è un fattore in più, che fa la differenza: il sostegno al buon lavoro della giornalista e della redazione è forte e diffuso, e si sente sul web e si vede sul profilo facebook della giornalista, che non ha mai ricevuto tante richieste di amicizia (e tanti segnali di stima) come in questi giorni.

La proverbiale goccia della buona informazione ha preso a scavare il sasso. I consumatori iniziano a saperne di più, e nei social network si comincia a parlare con sempre maggiore frequenza anche di questo. Il primo passo è compiuto, verso una sempre più diffusa coscienza del mondo dei consumi su queste tematiche.

Nel gigante dai piedi d’argilla iniziano ad aprirsi le prime crepe…

3 giugno 2011

Per approfondire:

Gli attacchi delle lobby:

http://www.ilpuntoamezzogiorno.it/2011/05/23/tg1-come-striscia-di-allevamento-parlano-gli-animalisti/

http://www.sivelp.it/pagine.asp?id=491


http://www.anmvioggi.it/12669/24-05-11/allevamenti-da-incubo-sivar-banalita%E2%80%99-al-tg1

Le risposte degli animalisti:

http://www.lav.it/index.php?id=907

http://www.ioveg.it/2011/05/24/oltre-la-specie-risponde-a-federfauna-in-riferimento-al-servizio-allevamenti-da-incubo-andato-in-onda-sul-tg1/