Allevamenti intensivi alla sbarra: sanzioni al nord come al sud

foto di Michele Corti / www.ruralpini.itNuovi controlli del Corpo Forestale dello Stato sono stati operati nei giorni scorsi nel mondo degli allevamenti di animali da reddito. Quello zootecnico è uno dei settori in cui il ministro Saverio Romano è determinato a impegnare sempre maggiori sforzi attraverso i controlli operati dalle guardie forestali. Ed è proprio grazie a questi controlli, che alcuni allevamenti intensivi sono stati multati e sanzionati con il fermo delle attività, nelle province di Brescia e di Benevento.

Nel corso degli ultimi sopralluoghi, disposti dal Commissario Capo Giuseppe Tedeschi, del Comando Provinciale di Brescia del Corpo Forestale dello Stato, sono emerse irregolarità in allevamenti di Vezza d’Oglio e di Cassago San Martino, all’interno di un’operazione che ha visto i forestali compiere sei accurate visite in altrettanti allevamenti, in Franciacorta e in Valcamonica.

Cinquecento sono stati gli animali controllati, anche sotto il profilo delle condizioni di benessere, e 50mila euro di sanzioni amministrative sono state elevate a tre allevatori, mentre altri due di essi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per reati contro il patrimonio. Il fermo dell’attività è stato comminato ad alcuni bovini, in diverse stalle e all’intera mandria presente in una di esse. Il riscontro maggiore di irregolarità ha riguardato in particolare il traffico illegale di bovini, in quanto non tutti sono risultati identificabili attraverso la marca auricolare prescritta per legge.

A Benevento, invece, il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, congiuntamente ai Veterinari dell’Asl Bn1 hanno rinvenuto, all’interno di una stalla della Valle Caudina, diversi flaconi di medicinali detenuti senza le necessarie prescrizioni. Tutti i preparati sono stati posti sotto sequestro, mentre, in attesa delle analisi del latte, è stato disposto il blocco della commercializzazione.

Anche qui le guardie forestali hanno rilevato innumerevoli violazioni in materia di registrazione e di identificazione dei bovini. Fatto, questo, che ha comportato il blocco delle movimentazioni di tutti i capi presenti nell’azienda.

3 giugno 2011

Fonte: Geapress