Ugozzolo di Parma: petizione online contro l’inceneritore

Ancora nubi sul Parmigiano-Reggiano e su tutti i prodotti del territorio parmense, e stavolta di natura nociva. Il progetto per l’inceneritore in località Ugozzolo , pochi chilometri a nord di Parma e a un tiro di schioppo dalla sede della Barilla, procede nonostante le proteste delle popolazioni locali e contro ogni logica, in un territorio che da sempre è noto in Italia e nel mondo per le sue produzioni agroalimentari.

A contrastare la prospettiva di una presenza a così alto impatto ambientale sarebbero ancora una volta gli esponenti del “Comitato per la Gestione Corretta dei Rifiuti di Parma”, che dopo aver battagliato in tutte le sedi possibili (enti locali competenti, amministrazione pubblica, Antitrust ed Ue) hanno ottenuto due importanti interventi, il primo nel dicembre del 2010 con un’indagine della Commissione Europea e la relativa procedura d’infrazione, il secondo nei giorni scorsi con il pronunciamento dell’Antitrust che mette in seria discussione la liceità con cui la Iren Emilia si sarebbe aggiudicata il cantiere dell’impianto. “Raggiunta la naturale scadenza dell’affidamento… il prossimo 19 dicembre 2011”, si legge nell’ultimo bollettino pubblicato dall’ente, “il nuovo affidamento per la gestione integrata dei rifiuti in provincia di Parma debba avvenire con procedure competitive a evidenza pubblica”.

A seguito delle reiterate proteste degli ambientalisti, che da anni denunciano “distorsioni” della normativa che regola il libero mercato, l’Antitrust ora contesta l’affidamento senza gara alla Iren Emilia tanto nelle attività di smaltimento quanto in quelle di riciclaggio e recupero.

Mentre la scadenza del 19 è ormai alle porte, l’ultimo attacco all’inceneritore potrebbe essere quello decisivo, e offre il piacere della pubblica partecipazione. Si tratta della petizione lanciata attraverso il sito ambientalista Gaia (Global Anti-Incinerator Alliance), a cui tutti siete invitati ad aderire cliccando qui.

2 dicembre 2011