Il latte negli scarichi idrici responsabile del buco dell’ozono

Mentre una buona parte dei consumatori – italiani e non solo – devono ancora fare propria la buona abitudine di risparmiare gli oli esausti di cucina all’ambiente il mondo scientifico ci fa sapere che anche il latte gettato nel lavandino crea danni ecologici rilevanti. Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Edimburgo e pubblicato dal periodico scientifico “Nature Climate Change” (clicca qui per il suo abstract in lingua inglese) ha infatti dimostrato che nel solo Regno Unito ogni anno circa 360mila tonnellate di latte vengono “smaltite” nello stesso modo in cui chissà quanti di noi hanno fatto nella loro vita, arrecando un danno ecologico di dimensioni rilevanti.

“Una tale quantità di latte introdotta negli scarichi idrici”, hanno sottolineato i ricercatori “comporta emissioni di gas serra equivalenti a 100mila tonnellate di CO2, pari alle emissioni di circa 20mila auto nello stesso periodo di un anno”. Secondo il responsabile dello studio, Professor David Reay, esperto in materia di cambiamento climatico e docente di “Carbon management” all’Università della capitale scozzese, «mangiare meno carne e sprecare meno cibo può giocare un ruolo importante nel contribuire a tenere a freno le emissioni di gas responsabili dell’effetto serra»

Allo stesso tempo il professor Reay ha precisato che «mangiare meno carne e ridurre lo spreco di cibo può giocare un ruolo importante nel contribuire a limitare le emissioni di gas a effetto serra». A preoccupare i ricercatori, al di là della situazione attuale, è la prospettiva della crescita demografica a cui il nostro pianeta sta andando incontro. «L’aumento della produzione di derrate alimentari», ha concluso lo scienziato inglese, «ci deve indurre ad una gestione più sostenibile del cibo per contenere il problema».

19 maggio 2012